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La luce sugli oceani

Regia di Derek Cianfrance vedi scheda film

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La recensione su La luce sugli oceani

di maghella
5 stelle

 

Reduce dalla prima guerra mondiale Tom Sherbourne (Michael Fassbender) decide di accettare l'incarico di guardiano del faro sulla remota isoletta di Janus che si trova al largo delle coste occidentali australiane. Ben presto però l'amore della giovane Isabelle (Alicia Vikander)  fa breccia nel cuore indurito dai troppi anni di guerra di Tom,  che inizia a pensare che una vita migliore può essere possibile grazie alla proposta di matrimonio che la giovane ragazza gli propone nemmeno troppo timidamente. Inizia così per i due una lunga luna di miele sulla loro isoletta sperduta tra i due oceani, dove solo le tempeste e il vento pare possano turbare l'idillio tra i due sposini. Cosa ci può essere di meglio di una gravidanza voluta per coronare tanto amore? Purtroppo Isabelle perde il bimbo prematuramente durante una notte buia e tempestosa. Cosa ci può essere di meglio di una seconda gravidanza per cacciare via il trauma del primo aborto? Purtroppo anche questa non giunge a buon fine provocando nella coppia (ma in Isabelle soprattutto) una profonda crisi. Destino (ah beffardo di un destino) vuole che proprio 2 giorni dopo la sepoltura del secondo cadaverino capiti sotto il faro una barchetta senza remi alla deriva con a bordo un uomo ormai morto e una neonata di pochi mesi affamata ma ancora viva. Pare un vero e proprio regalo da parte del mare, quasi che voglia rimediare in qualche maniera alle disgrazie dei suoi custodi. Isabelle supplica il marito di nascondere a tutti del suo secondo aborto e di far passare la piccola bimba per  la loro primogenita. Tom inizialmente tentenna ma poi cederà per il troppo amore verso la moglie devastata dai duplici lutti, sentendo però nel suo profondo  che pagherà per questa debolezza. Infatti ben presto, anzi no, dopo un paio di anni (il tempo per far vedere alcune scene di vita famigliare da spot pubblicitario per sapone da bucato Marsiglia), Tom viene a conoscenza della vera identità dei genitori della sua bimba Lucy  (che scopre chiamarsi in realtà Greace) e della sofferenza della sua vera madre che la crede ancora dispersa tra le onde dell'oceano assieme al padre. Altri anni di segreti tormenteranno Tom che placa la sua coscienza con una lettera anonima tranquillizzando la madre Hanna  (Rachel weisz) sulla buona salute della figlioletta.

Cosa? Non volete sapere il seguito del "Il segreto", di "Pepa"? Ma quello di cui ho scritto sino ad ora non è la venticinquesima puntata di una telenovela ma il film in concorso alla Mostra di Venezia di quest'anno (2016) di Derek Cianfrance. Non bastano infatti al regista inglese la buona e sapiente tecnica, la bella e suggestiva fotografia per far breccia nel mio cuore (che pure è facile alla commozione). Cianfrance (che ricordo essere il regista del bellissimo "Blue Valentine" ) confeziona e anche bene un melo' sdolcinato e pesantissimo (soprattutto nella seconda parte dove ormai si capiva dove andava a parare senza troppe speranze) che mi ha fatto rimpiangere, e non poco, i bei melodrammi  italiani di Raffaello Matarazzo (quelli con Amedeo Nazzari e Ivonne Sanson per intenderci), che nonostante il solito canovaccio impossibile da evitare, nonostante la recitazione fatta con l'accetta, risultano ancora oggi più che dignitosi nonostante portino sulle spalle più di 50 anni.

Mentre rivedo sempre con piacere "Catene" quando lo passano alla TV nel pomeriggio,  credo proprio che eviterò senza problemi  questi 133 minuti di drammone ben confezionato ma di poca, pochissima sostanza.

 

 

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