Espandi menu
cerca
The Hateful Eight

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

Recensioni

L'autore

marcopolo30

marcopolo30

Iscritto dal 1 settembre 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 125
  • Post 3
  • Recensioni 3015
  • Playlist 11
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su The Hateful Eight

di marcopolo30
7 stelle

L'ottavo film (il decimo secondo il mio conteggio) di Quentin Tarantino è un western molto atipico, strutturato come un dramma teatrale e sicuramente ben scritto, girato e interpretato. Fa però difetto il ritmo, mentre non mancano i consueti inutili momenti splatter.

Un Quentin Tarantino evidentemente a corto di buone idee su come intitolare iI film (strano per lui) ricorre, ricordandocelo anche nei titoli di testa, all'escamotage della semplice conta di quanti film ha diretto. E questo sarebbe il numero otto (il numero dieci secondo il mio di conteggio, visto che “Kill Bill” non è uno ma due film e che anche la commediola “Four Room” sarebbe sua, sebbene non 'solo' sua; ma lasciamo correre su tale dettaglio). Il livello del film, incensato da tanti, lapidato impietosamente da altri, è secondo me buono nel complesso, con un plot ben costruito, un eccellente cast e, inutile forse dirlo, maestria assoluta nella resa visiva di ogni singola scena. Può contare inoltre su una colonna sonora da grido, firmata non a caso dal maestro dei maestri Ennio Morricone e giustamente premiata come la migliore dell'anno dai membri dell'Academy. Altro punto a favore del film è la struttura suddivisa in capitoli, un po' quello che accadeva in “Pulp Fiction” (minus continui salti temporali) e che contribuisce alla voluta teatralità dell'opera. Nella colonna dell'avere non posso però non elencare gli ormai canonici e del tutto inutili momenti splatter, sebbene tenuti maggiormente a freno rispetto ad alcune opere precedenti dello stesso autore, l'abuso di volgarità e soprattutto un ritmo che latita e al quale la solita loquela tarantiniana non riesce questa volta a sopperire in quanto i dialoghi, da sempre punto forte di Mr. Quentin, risultano meno brillanti del solito. Semplicemente splendido invece il finale, ironico e poetico allo stesso tempo nonostante il mare di brutalità nel quale risulta immerso. Un tocco di classe.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati