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Tutti vogliono qualcosa

Regia di Richard Linklater vedi scheda film

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Tiaz gasolio

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Tutti vogliono qualcosa

di Tiaz gasolio
3 stelle

Tutti vogliono qualcosa!! - La Recessione.

Ovvero un noioso, stereotipato, banale primo anno di college


Gli anni ‘80 sono il periodo più amato dallo staff della Recessione, forse perché ci ricordano quando eravamo giovani e belli. È per questo che, quando c’è un film ambientato in quel decennio, non ce lo perdiamo di certo. A ‘sto giro, a riportarci a quegli anni miticizzati in tante pellicole c’è il film del regista Richard Linklater, quello conosciuto ai più per aver girato il pluripremiato Boyhood, cioè la noiosa storia della crescita di un ragazzo girata in dodici anni per mostrarci la vera crescita dell’attore; un espediente che ha ipnotizzato la critica davanti a uno smaronamento di più di 90 minuti. A quanto pare, la crescita è un tema che al sopracitato regista deve stare molto a cuore, perché “Tutti vogliono qualcosa!!” ci viene presentato come “la storia della crescita di alcuni ragazzi che giocano a baseball verso l’età adulta”. Questa definizione didascalica da enciclopedia del cazzo è tutto quello che in questa pellicola NON troverete. Il film ci racconta di Jake, muscoloso giocatore di baseball, che arriva al collage e si trova a vivere con altri compagni di squadra in una casa fuori dal campus. Sarà un espediente per farci ridere con una commedia in puro stile anni ‘80? Quei film assurdi, che vedevano l’ubriachezza molesta e il sesso quali puri e ultimi scopi di ogni ventenne di quei tempi, pellicole che contenevano il grande messaggio che ogni giovane dovrebbe spaccarsi e fare casino per ricevere la grandissima ricompensa, cioè la cosa che fa girare il mondo: la gnocca.

Per i primi venti minuti, avevamo la solida speranza che succedesse qualcosa. Vediamo ‘sto gruppo di giovani che: beve, socializza, gioca, si diverte. Pensavamo fosse tutto finalizzato a caratterizzare i personaggi, ma dopo altri venti minuti di cazzate adolescenziali girate in maniera un po’ “bicuriosa” non succede un emerito cazzo. Continuiamo a vedere ragazzoni muscolosi che sudano, ballano, parlano, il tutto per conquistare la super amata figa, ma il tutto girato con un’aura di frocezza latente, come se il regista volesse nascondere il suo amore per i giovani villosi dietro alla bandiera della ricerca per la gnocca.

Viene messa in scena la fiera dello stereotipo: i ragazzi degli anni ‘80 del resto ballano il funk, fumano erba e bevono tutta la notte facendo i tipici giochini da confraternita. Se vogliono trasgredire, vanno a un concerto punk. Questi ragazzi sono sempre pronti a tornare a casa a spogliarsi, per mostrarci i loro corpi giovani e muscolosi, per scegliere l’outfit giusto per recarsi alla prossima festa. Noi spettatori nel frattempo abbiamo abbandonato qualsiasi speranza che sullo schermo succeda qualcosa di non banale o di degno di nota, ma la storia continua nel piattume totale, tanto da voler mandare avanti o sperare che questa cacata finisca al più presto. Invece, non può mancare anche la pseudo-storia d’amore, anche questa risolta con poche scene dimenticabili.

Per chi spera che almeno si parli un pochino di sport, l’argomento baseball è sfiorato marginalmente, sempre sulla bocca dei protagonisti, ma non li vedremo mai giocare realmente una partita; insomma, un espediente per mostrarci qualche scena pseudo comica che risulta però banale e deludente.

In conclusione, “Tutti vogliono qualcosa!!” dovrebbe essere candidato come film più inutile e includente di sempre. Ormai lo sappiamo tutti che cosa succede in un campus americano, non sentivamo il bisogno di vedere riassunti tre giorni di vita universitaria dove i ragazzi bevono, si sballano (ma con moderazione), vanno a una festa, cercano figa, a volte la figa dice di no, a volte la figa dice di sì, a volte la festa spacca, a volte la festa è così-così, eccetera, eccetera. Un sacco di argomenti pseudo adolescenziali trattati male e superficialmente con la regia con un occhio di riguardo verso i corpi dei giovani e muscolosi ragazzi che, con la scusa della virilità, ci mostrano le loro grazie. Chi ci ha visto una storia di crescita verso l’età adulta probabilmente era distratto da altro.
per insulti anche non costruttivi.
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