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Tutti vogliono qualcosa

Regia di Richard Linklater vedi scheda film

Commenti brevi
  • Nel genere collegiale questo si alza un mezzo gradino sopra alle solite americanate, ma non si eleva però a gran film. Un Linklater in tono minorissimo.

    commento di slim spaccabecco
  • Brutto brutto, sul tema c'è un mondo di meglio.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • Storia già vista tante altre volte

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • questa volta non basta al grande Linklater un'impeccabile ricostruzione d'epoca a far decollare un film stanco e ritrito...sulla musica: non dovrebbe bastare lo sciorinare alcune canzoni più hot del periodo per il confezionamento di una colonna sonora "memorabile"...fosse così semplice! non manca proprio nessun cliché. delusione cocente.

    commento di giovenosta
  • In questa interessante pellicola Linklater (che come il suo protagonista da giovane aspirava a diventare giocatore di baseball professionista) fissa l'intervallo (sempre problematico) che separa la spensierata giovinezza dall’età adulta, un momento di passaggio che gli permette di fissare il tempo e il suo divenire con il suo inconfondibile stile.

    leggi la recensione completa di spopola
  • L'occhio di Linklater osserva gli attimi di vita di alcuni ragazzi nel fatidico passaggio dalla spensieratezza dell'essere fanciulli alle responsabilità dell'essere adulti.

    leggi la recensione completa di IlGranCinematografo
  • secondo me la recitazione è buona,ma dato che il film non tratta di una vera e propria storia e di solo il passaggio dal liceo al college il film potreppe annoiare

    commento di GiuliaFilm
  • Recensisco questo film perché non ho assolutamente capito perché sia stato girato.

    leggi la recensione completa di SredniVashtar
  • L'età del college e il momento di far vedere quanto si vale. L'età del desiderio e del sentirci invincibili, nella cornice (perfetta e resa magnificamente) di un'America di inizio anni '80 in cui l'azzardo e l'imprudenza suggerivano la strada per l'ottenimento della realizzazione personale. Un buon Linklater per un film più serio di quel che sembra

    leggi la recensione completa di alan smithee