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L'ultima corvé

Regia di Hal Ashby vedi scheda film

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La recensione su L'ultima corvé

di maso
8 stelle

Incisivo e toccante dramma on the road firmato da Hal Ashby che gode di una sceneggiatura ben congeniata, una messa in scena impeccabile e la prova memorabile dei suoi tre protagonisti ben assecondati dal cast di contorno.
Nicholson e Young  sono due marinai in attesa di essere destinati ad un nuovo imbarco, ma vengono invece incaricati di scortare in carcere una recluta molto giovane incriminata dall’alto comando per aver rubato la compromettente somma di quaranta dollari destinati alla beneficenza, per tale reato dovrà scontare ben otto anni di prigione. 
La relazione fra i due marinai incaricati della scorta e il condannato si arricchisce di tenerezza durante il lungo viaggio che tocca diversi stati, tanto che al ragazzo vengono concesse molte licenze, come poter provare l’esperienza del rapporto sessuale per restare fedeli al detto che per far divertire un marinaio a New York devi portarlo di corsa a scopare ma soprattutto perché il malcapitato dovrà privarsi di tale piacere per un lungo periodo.
Alla fine i due riluttanti e improvvisati secondini non potranno permettergli di prendere il largo ma gli saranno amici per quanto possibile, e nonostante un atto di disperata ritorsione tentato dal ragazzo.
L’America descritta da Ashby in questo film è fredda come un marmo di Carrara e riflette l’anima congelata dalla scomoda situazione vissuta dai tre marinai, che sono costretti a convivere e riscaldarsi con l’amicizia pur sapendo che alla fine della corvée le loro strade si separeranno per sempre, emblematica in tal senso è la scena del pic nic nel parco innevato, organizzato nel posto giusto al momento sbagliato, dettato dall’ultimo desiderio del condannato che denota una volta di più la sua ingenuità e la sua innocenza motivi purtroppo non sufficienti a fargli ottenere il perdono dall’istituzione a cui deve render conto. Dei tre bravi interpreti c’è da applaudire fortissimamente soprattutto Randy Quaid, che pur essendo un marcantonio grande e grosso ha un’aria da cane bastonato che rispecchia perfettamente la vulnerabilità del suo personaggio simbolo di una generazione ingenua e disorientata che ha molto da imparare da quella precedente più abituata a lottare e a rispettare le regole.
Nel cast segnalo la presenza di Carol Kane che interpreta la prostituta scelta da Quaid nella scena del bordello, questa attrice la ricordo con molto affetto poichè interpretava il ruolo di Simka nella serie televisiva "TAXI", la mia preferita di sempre.

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