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Il Romanzo di Tillie

Regia di Mack Sennett vedi scheda film

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La recensione su Il Romanzo di Tillie

di tobanis
6 stelle

Non un gran film, spesso disturbante (visto oggi). Ma comunque un pezzo di storia.

Il terzo e ultimo film che ho scelto in rappresentanza dell'anno 1914 è questo. Fa strano che mentre il cinema era ancora sperimentale poco tempo fa, o quasi, già nel 1914 faccia il suo massiccio ingresso Charles Chaplin, cioè uno degli attori (e poi anche registi) più importanti dell'intera storia del cinema.

Qua però, detto tra virgolette, non ci siamo. Tutto è "miserabile", in questo film. Dai vestiti di Chaplin (qua NON nella parte di Charlot), che a un secondo sguardo sono lisi, sdruciti, da barbone; alla coppia che lui scova in campagna, dove la violenza alle donne è un'abitudine, allo stesso Chaplin, che da subito si rivela una persona meschina e subdola (stiamo parlando del film, si capisca!), che vede il denaro risparmiato dalla coppia di contadini e cerca di trovare il modo di rubarlo.

Per fare ciò, corteggia la virago protagonista (la celebre attrice teatrale Dressler, qua all'esordio cinematografico),malgradio possa essere sua madre, e la accompagna in città, dove viene scoperto dalla fidanzata (la Normand, nella realtà fidanzata con il regista). I due si accordano pure per fare assieme il furto delle banconote della contadina, che abbandonano in un ristorante, prima di darsi a spese pazze.

Le meschinità non sono finite, soprattutto quando Chaplin scoprirà che il donnone, in realtà, è a sua insaputa l'ereditiera di un grande patrimonio: prima che lei lo scopra, lui la convincerà a sposarlo.

Seguono poi varie vicende che tralascio. Ebbene, il tutto sarebbe anche dimenticabile, e con esso il film, se non che al 30' minuto circa il colpo di genio: Chaplin e la fidanzata, pieni di soldi rubati, si recano....al cinema! Ebbene sì, abbiamo uno dei primi momenti in cui c'è il cinema dentro al cinema. Scena che vale il biglietto, come si usa dire.

Chaplin qua ha solo 25 anni, ha avuto un'infanzia molto difficile e terminata prestissimo, la madre ha seri problemi mentali, il padre è assente, violento e decisamente alcolizzato. Vive nella povertà, cercando cibo, finchè attorno ai 12-13 anni si aggrega a una compagnia, mollando gli studi.Gli esordi in teatro vengono notati, il talento emerge da subito. A 21 anni si è già fatto un nome, tra gli addetti ai lavori. In tour in USA viene ancora notato e a 24 anni gli firmano un contratto a 150 $ a settimana. Siamo arrivati, il 1914 è l'anno del trionfo, gira moltissimi film e sfonda. A fine anno chiederà, per la conferma, 1.000 $ alla settimana. Gli vengono rifiutati, il mese dopo altri impresari gli offrono 1.250$ alla settimana e 10.000$ subito, alla firma. Il resto, come si dice, è storia.

La Dressler nel film aveva 46 anni, era celebre ma per la locandina,  Chaplin era ormai così famoso che non si sapeva se dire che era un film con la Dressler (cosa ovvia, in teoria) o dire che era un film con Charles Chaplin. La giovane Mabel Normand aveva forse 22 anni, ma forse, probabilmente meno, erano altri tempi, lei veniva da una famiglia di girovaghi e quanti anni avesse non si è mai saputo. Almeno 19 anni, diciamo. Avrà in seguito una vita travagliata e morrà giovane, attorno ai 35 anni.

Il film....vabbè, dai una sufficienza ci sta.

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