Regia di Levan Gabriadze vedi scheda film
Ipocrisia, falsità, errori personali, tradimenti, segreti, sangue e terrore tutto dietro a sei monitor, con a capo sei adolescenti, questo in pochissime parole e Unfriended, un lungometraggio dal forte tasto ghost horror, un po come e solito realizzare questa tipologia di film, con come capostipite il tanto famoso e discusso Paranormal Activity.
Ma a questo, veniamo immersi nel mondo in cui i giovani di oggi amano socializzare, ovvero dietro un monitor di un computer, e con l'utilizzo di vari social, qui quello sponsorizzato è Facebook ormai entrato a far parte delle vite di miliardi di persone e con cui molti convivono anche in modo morboso.
Lo Svolgimento non è dei classici ghost movie, in stile mokumentary, ma prende una nuova direzione e fino a questo momento utilizzata soltanto per questo lungometraggio, che si avvale di un storia più o meno convincente ma mai esaustiva, una buona tensione a tratti e alcuni momenti che danno un minimo di frustazione, soprattutto le varie scene in cui la protagonista ciatta, con un amico, e a causa dei mancati sottotitoli per chi non conosce benissimo l'inglese potrebbe essere una grande pecca, visto che da li si può capire il proseguo di alcuni avvenimenti, per fortuna non è stato il mio caso.
Discreti gli attori del tutto sconosciuti e sicuramente alle prime armi, mentre ho trovate buone le scene in cui il demone uccide le sue vittime, dignitoso e soddisfacente il finale.
Sicuramente in giro ci saranno prodotti più allettanti, ma questo Unfriended si differenzia dalla massa per il suo aspetto social, e in alcuni casi propone davvero qualche chicca, consigliato soltanto agli amanti del genere.
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