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Piccoli demoni

Regia di Bruce McDonald vedi scheda film

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Bullseye

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La recensione su Piccoli demoni

di Bullseye
5 stelle

Dal regista di "Pontypool", "Hellions" sembrerebbe un classico Halloween flick. Quello che invece ci troviamo davanti è un pastiche onirico e delirante che non manca di soluzioni ed elementi efficati, ma lascia un senso di amaro in bocca per un'esecuzione incostante e la scrittura claudicante.
Breve sinossi: una diciassettenne americana, ribelle nei modi e nel look, vive in una cittadina sonnolenta che pare esistere ancora solo grazie alla ricorrenza di Ognissanti. Enormi distese di campi coltivati a zucche punteggiano i paesaggi verdeggianti.
Una gravidanza inaspettata sconvolge i piani della ragazza, lasciandola confusa e in preda ai dubbi su quale sia la scelta da fare per il suo futuro.
Ma la notte di Halloween incombe, bagnata da una luna rossa, e porterà sulla soglia della sua casa dei bambini grottescamente mascherati, in cerca di qualcosa di diverso dai soliti dolcetti.
La narrazione parte lenta e piacevolmente cadenzata, per poi spingere sul pedale della psichedelia e dell'incubo surreale. Visivamente il film è intrigante, con un massiccio uso di color correction nei toni del glicine e del rosso. La paura risiede soprattutto nell'immedesimazione con la protagonista, che si trova catapultata in un incubo a scatole cinesi (la paura della gravidanza, la paura che ciò che cresce nel suo grembo non sia quello che si aspettava, la paura per i suoi cari in pericolo e quella per se stessa) e non nelle creature, che spesso sono involontariamente comiche nonostante un design apprezzabile. Il piccolo testa di zucca di "Trick 'r Treat" a mio avviso vince a mani basse contro gli Hellions di questa pellicola in quanto ad efficacia.
I problemi iniziano con i personaggi secondari. Scritti male, buttati a casaccio come carne da cannone, si muovono maldestri gettando le loro battute al vento con frettolosa noncuranza (Patrick usato malissimo). La narrazione si contorce su più livelli creando un effetto di sogno nel sogno, con i veri risvegli che non si distinguono più da quelli falsi. Alcuni momenti sono discutibili (il campo di zucche alla fine) e tutto zoppica fino al finale aperto.
Tutto sommato un esperimento interessante per gli amanti del genere, con molte somiglianze stilistiche con il "Lords of Salem" di Zombie (sebbene molto meno elegante).
Venite preparati.

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