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Legend

Regia di Brian Helgeland vedi scheda film

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La recensione su Legend

di dollyfc
7 stelle

Capita spesso di farmi coinvolgere da un particolare che a ben vedere ricopre un ruolo marginale nel film che sto vedendo e si installa lì nella mente  insistentemente  tanto da risultare predominante .

Mi è successo con Legend , ovviamente .

 

Londra  anni '60, ma soprattutto West End , East End  ed i gemelli Kray a capo di una banda di malavitosi che controlla il traffico di droga  in  tutto il territorio. Il loro modo di gestire  gli affari  divenne così efficente ed allo stesso tempo cruento da trasformarsi appunto in leggenda .

Ma la storia diventa leggenda grazie ad un substrato sociale che necessita della leggenda stessa , perchè se è vero che i fratelli  Kray  , in particolare Reginald , hanno un fascino innato per incantare il prossimo ed un discreto fiuto per gli affari, è pur vero che il loro talento è motivo d'orgoglio  per la comunità di operai e piccolo borghesi da cui provengono che vede in loro la realizzazione dell'intera comunità ,  ed allo stesso tempo estremamente utile  a personaggi  altolocati  e danarosi che si servono di loro per soddisfare i propri vizi nascosti e , naturalmente , entrambe le parti poco interessate ad interrogarsi  sui comportamenti più o meno corretti di Ronnie  e Reginald .

 

Tutto come da copione quindi  : l'ispettore che procede ostinatamente in una solitaria battaglia contro il crimine , sparatorie , Reginald che impalma la  brava ragazza del quartiere , i  contatti con la malavita d'oltreoceano per allargare gli affari , fino ad arrivare ai vertici del potere e della fama .

 

L'anello debole di questa catena di connivenze è  Ronnie, palesemente schizofrenico ma pure affascinante e consapevole del potere che riesce ad esercitare sugli altri  , ed è in questo la vera debolezza , ossia il senso di responsabilità e protezione che Reginald prova nei confronti del fratello ma , più ancora , nei confronti della madre ; un personaggio all'apparenza stolido  ma di fatto di una potenza e furbizia enormi .

Ed eccomi a quel particolare a cui mi riferivo inizialmente

Il ruolo di questa donna è fondamentale ed avrebbe meritato un approfondimento maggiore :  la consapevolezza del legame tra i figli di cui si serve senza remore  ed il suo assecondare l'omosessualità di Ronnie con una semplicità non sospetta per i tempi  , tutto calcolato freddamente e ben mascherato da amor materno .

Fin dalla prima apparizione mi è rimasta impressa oscurando parzialmente il  resto delle vicende , fino ad arrivare alla scena più importante di tutto il film  in cui la tensione emotiva tra lei ed i figli è davvero palpabile .

 

Reginald  era e sarebbe sempre rimasto un gangster  a dispetto delle ingenue aspettative della dolce mogliettina che vorrebbe redimerlo  , ma avrebbe avuto tutte le capacità di evolversi con il tempo senza mai farsi accalappiare , tanto in ogni tempo un politico corrotto ed una comunità in cerca di eroi ci saranno sempre , ma , sua madre prima e suo fratello poi , sono stati la zavorra che lo ha fatto affondare malamente.

 

Il punto di forza del del film è sicuramente la bella prova d'attore di Tom Hardy nel duplice ruolo di Reggie  e Ronnie così diversi ma  legati in modo indissolubile , continuamente  in balia di sentimenti contrastanti .

Discrete le ricostruzioni di interni , bei  costumi e  musiche davvero coinvolgenti .

 

 

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