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Soldato semplice

Regia di Paolo Cevoli vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Soldato semplice

di axe
6 stelle

Nel 1917, Gino Montanari, maestro elementare di Riccione, inviso alle autorità scolastiche per le sue idee contro la guerra ed il suo spirito libertino, è costetto ad arruolarsi per non perdere la facoltà d'insegnare. Inviato con il ruolo di eliografista tra gli Alpini sotto il comando di un tenente determinato e guerrafondaio, conosce gli orrori della Grande Guerra, ma non perde la sua "umanità". L'intensa drammaticità di tema ed eventi è allegerita dai toni utilizzati dal regista ed interprete del personaggio principale Paolo Cevoli, il quale veste i panni di un uomo gaudente e sensato, latore di istanze moderne e pertanto inaccettabili per le "autorità costituite" di oltre un secolo fa, i cui esponenti, cresciuti in epoca tardo-risorgimentale, erano di conseguenza ebbri di nazionalismo e patriottismo. Il simpatico maestro romagnolo stringe un legame con il giovanissimo campano Aniello Pasquale - assegnatogli come aiutante - il quale lo vede come il padre che non ha mai conosciuto. Paolo Cevoli descrive con molta chiarezza alcune caratteristiche della "Grande Guerra", tra le quali l'incomprensibilità - per i "soldati semplici", protagonisti corali del racconto - dei motivi del conflitto; la distanza tra la truppa e gli ufficiali, inesperti o fin troppo audaci, insensibili alla sorte degli uomini sotto il loro comando; il regionalismo, che porta incomprensioni tra i soldati; l'estrema difficoltà del condurre una guerra in montagna, le cui insidie si aggiungono a quelle rappresentate dal nemico. Il ritmo non è serrato; il film è quasi ridotto ad una sequenza di episodi uniti da un esile filo conduttore. Al presente, che mostra la vita di Gino e dei suoi commilitoni al fronte, si alterna il passato, che racconta come il maestro si è trovato lì. Le evocative ambientazioni sono costituite per lo più da panorami ed ambienti montani, innevati, piovigginosi, desolati. Pur non essendo una pellicola entusiasmante, non sento di dover dare una valutazione negativa. Paolo Cevoli racconta come fu combattuta sulle nostre montagne la Prima Guerra Mondiale; il suo linguaggio semplice, i toni quasi sempre leggeri, l'estrema didascalicità, gli consentono di raggiungere ogni spettatore; rendo pertanto onore al merito di questo tentativo.

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