La recensione su Star Wars - Il risveglio della Forza

Premessa. Appena sentito che a dirigere sarebbe stato JJ Abrams mi sono messo le mani nei capelli: dopo il disastro fatto nei due Star Trek mi aspettavo il peggio. Quindi non ho visto Episodio VII appena uscito, ho aspettato... E mi sono arrivate voci generalmente positive, talune perfino entusiastiche. Ma quando si tratta di Star Wars si sa come possono essere i fan (...quanti si sono bevuti la Minaccia Fantasma come se niente fosse? - Zerocalcare docet).

E quindi sono andato a vedere questo benedetto nuovo capitolo della saga con un minimo di speranza, niente di più...

Tanto più che avevo di recente rivisto la trilogia originale e (lo so: eresia!) mi era sembrata - diciamo... cough cough! - "leggerina". Insomma, non riuscivo più a vederla con gli occhi del ragazzino di 20 anni fa o giù di lì (quando l'ho vista la prima volta). Mi sembrava che molte premesse si fossero perse nei tre film (soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Leia), ma soprattutto non riusciva più a coinvolgermi come una volta... Sarò invecchiato io - mi dicevo.

E poi ho visto ll risveglio della Forza. Ok, sono vere (soprattutto) le critiche sul fatto che la volontà di ricalcare il modello del capitolo IV sia eccessiva...

Ma però: tre dei nuovi personaggi principali sono ben scritti, ben caratterizzati, interessanti, e tutt'altro che ovvi (Kylo, Rey, Finn - Poe al momento sembra ricalcare troppo Han), Han viene trattato bene e con rispetto (sì, anche nel finale, per me), e la storia ha un ottimo equilibrio tra lentezza (il rispetto per il modello anni '70) e tensione. E aggiungo sulla storia: sì, ricalca troppo Una nuova speranza, ma soltanto per la capacità di far crescere così la tensione e per il colpo da maestro di ripresentare COSI' il vecchio Luke... bè, solo quello per me vale un punto in più.

Inoltre...

Altrettanto bella (se non geniale - ma er questo bisogna anche vedere il prosiegue della trilogia) l'idea di avere Rey e Finn come due personaggi complementari. Sulla questione femminismo: sì, in effetti nel cinema e soprattutto nei blockbuster e nel cinema di genere è difficile vedere un personaggio femminile così forte (rimando alla questione del Test di Bechdel - si veda Wikipedia). E' LEI la protagonista (c'è in rete chi dice che è Finn, altri persino Han Solo... fatevene una ragione). E poi c'è Kylo Ren, un cattivo che (dal momento in cui si toglie la maschera) non ti aspetti: dubbioso, direi quasi il perfetto cattivo postmoderno - uno con in mente un modello da seguire, un modello cui ci si aggrappa disperatemente, ma che non riesce a fare proprio fino in fondo.

Menzione speciale per gli attori, soprattutto i tre protagonisti (spero sinceramente che Hollywood si tenga stretto uno come Boyega - che già mi aveva ben impressionato nel bel Attack the block).

Menzione di disonore (dopo aver rivisto il film in l.o.) al doppiaggio italiano - per Kylo Ren:

1) La sua voce originale non è affatto così adoloscenziale (e vabbè...)

2) Non respira come Darth Vader! Insomma: non ha (affatto) il respiro robotico! (Che tra l'altro è stato inserito pure alla sanfasò - come direbbe Montalbano - dove non era umanamente possibile... mentre l'attore parla).

Alla fine:

sono uscito dalla sala come dope aver visto (all'epoca) Casino Royale - entusiasta e riconciliato coi personaggi, con la saga, etc. Speriamo solo che - a differenza di Bond - Star Wars non tradisca le aspettative.