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Star Wars - Il risveglio della Forza

Regia di J.J. Abrams vedi scheda film

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George Smiley

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La recensione su Star Wars - Il risveglio della Forza

di George Smiley
5 stelle

Nel segno dell'usato sicuro, J.J.Abrams riprende schemi ormai consolidati e svolte narrative della prima trilogia costruendo un blockbuster per famiglie ad alto tasso di spettacolarità e in cui abbondano i siparietti comici, mirabile sul piano del puro intrattenimento ma carente su quello narrativo. Non proprio un ritorno coi fiocchi.

"Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana..."

locandina

Star Wars - Il risveglio della Forza (2015): locandina

A 38 anni dal mitico primo episodio e a 10 anni dall'ultimo capitolo della trilogia prequel voluta da George Lucas, Star Wars è tornato. Ancora una volta. Trattasi in questo caso del seguito dell'intramontabile prima serie uscita a cavallo degli anni '70-'80 e conclusasi con la distruzione dell'impero intergalattico e della sua maligna leadership, dalle cui ceneri è sorto l'ugualmente temibile Primo Ordine, contrastato per l'ennesima volta dalle forze della Repubblica e da un nuovo esercito di ribelli. La galassia ordunque è in pericolo e come se non bastasse Luke Skywalker è scomparso, mentre il mostruoso leader supremo Snoke cerca di prendere il controllo dell'universo conosciuto aiutato dal suo giovane seguace Kylo Ren e dal generale Hux. Nel frattempo la principessa Leia Organa, divenuta un generale della resistenza, ha mandato il migliore pilota dei rivoltosi sul pianeta Jakku nel tentativo di recuperare una mappa che potrebbe condurli a Luke. Ma, ovviamente, non sono gli unici interessati ad averla...

scena

Star Wars - Il risveglio della Forza (2015): scena

Come tutti sappiamo, ormai Star Wars è divenuta un'istituzione nel mondo del cinema, come dimostrano l'accoglienza trionfale ricevuta da questo nuovo episodio della saga di fantascienza più amata dal pubblico e gli incassi già esorbitanti, dunque guai a parlarne male. Il fatto è che, per quanto io adori Star Wars (e lo dico col cuore, sono cresciuto con questa bellissima saga e non potrei esserne più felice; ancora oggi ricordo le letture ad alta voce dei titoli di testa e le frasi recitate a memoria), ormai adulto non posso non riconoscere che, essenzialmente, la serie inaugurata da Lucas prendendo spunti dal libro "Dune" di Frank Herbert (la cui trasposizione ad opera di David Lynch considero superiore a qualsiasi episodio di Star Wars, giusto per provocarvi un pochetto) non la si può considerare diversamente da una festosa e carnevalesca baracconata sci-fi/fantasy, in cui è obbligatorio non prendere troppo sul serio alcune parti della trama (nonostante qualcuno abbia persino cercato di ricamare sopra al concetto di Forza degli accenni filosofici, giusto per speculare sul nulla). Ma, nonstante tutto, va benissimo così. C'è una fantascienza autoriale, pensante e impegnata così come una fantascienza fracassona, avventurosa e leggera che piace ugualmente, magari più al grande pubblico rispetto ai cinefili ma che ha comunque dignità di esistere. Detto questo però è altrettanto innegabile che la serie stessa ha perso colpi col passare del tempo, e l'operazione portata avanti da J.J.Abrams e Lawrence Kasdan appare più come un tentativo di riprendere vecchi schemi consolidati per riproporli alle nuove generazioni e di fare leva sulla nostalgia e la voglia di rivedere i propri beniamini da parte del pubblico più stagionato, evitando qualsiasi possibile rischio e soffocando ogni spunto di originalità. Il vecchio che avanza, dunque, in un continuo riciclo di materiale di facile successo adattato alle esigenze di un grande pubblico sempre più inebetito di fronte a prodotti tutti uguali, incapace di scegliere la qualità anziché la quantità.

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Star Wars - Il risveglio della Forza (2015): scena

Ad un inzio nel segno rassicurante della tradizione (gli immancabili titoli che scorrono sul nero sfondo dello spazio interstellare e la successiva apparizione di un'astronave a riempire lo schermo) segue fin da subito l'azione frenetica che nel corso del film lascerà poco spazio ai caratteri dei personaggi, bidimensionali come da manuale del cinema Hollywoodiano dal 2000 in avanti. Più che le sfaccettature si cerca l'ironia in fase di sceneggiatura, con frequenti siparietti comici molti dei quali bisogna ammettere ben riusciti (ma che alcune volte arrancano faticosamente), a cui giova sicuramente l'introduzione del robottino BB-8, il personaggio più vitale del film (e il fatto che sia una palla di latta anziché un essere umano la dice lunga). Il ritmo è indiavolato ma per fortuna la trama non è un mero pretesto (pur ricalcando in più occasioni quella del film datato 1977, tanto per darvi l'idea di come il soggetto manchi di originalità e sfrutti l'usato sicuro), esteticamente non è per niente un film pacchiano (e questo non è poco), alcuni passaggi riescono a valicare il confine degli effetti speciali e a dare qualche (anche se piccolo) scossone emotivo allo spettatore genuinamente coinvolto (esatto: il film, bene o male, riesce a coinvolgere), e, al fianco dei giovani volti scelti per proseguire lo scontro fra la Forza e il suo Lato Oscuro (Daisy Ridley, John Boyega e Adam Driver, abbastanza convincenti nelle loro pur acerbe interpretazioni) fa piacere rivedere le facce di Carrie Fisher (Dio com'è invecchiata male), Mark Hamill e soprattutto il vecchio gagliardo Harrison Ford (prove generali per Blade Runner 2?) con il suo fidato Chewbacca, oltre che ovviamente R2-D2...sì, c'è anche C-3PO e come al solito è un gran scassaballe. Andando al nocciolo del discorso, J.J.Abrams è un abile mestierante e non gli si può negare l'abilità nel creare spettacolo e nel dare al pubblico ciò che vuole, con buone intuizioni visive e una macchina da presa sempre nel vivo dell'azione senza mai stordire i sensi nel senso negativo del termine. Ma i dialoghi...beh, diciamo che sono molto elementari, così come le soluzioni narrative adottate (che spesso sanno lontano un miglio di già visto). Sembra purtroppo che, al netto dei colossali sforzi produttivi esauritisi per lo più nel reparto effetti speciali e nella campagna marketing, Hollywood ci consideri tutti un po' stupidi visto che continua a proporre nei suoi blockbusters delle sceneggiature che appaiono sempre più uniformate sugli standard dei film Marvel. Se visto con gli occhi di un bambino, questo settimo episodio di Star Wars può apparire un mirabolante parco divertimenti, ma se visto da un'ottica più adulta e smaliziata le pecche ci sono tutte e sono ben evidenti, soprattutto se si conoscono a menadito tutti i film della serie. Detto questo, non me la sento di criticarlo eccessivamente, perché sarei ipocrita se dicessi che mi è dispiaciuto tornare nell'universo di Guerre Stellari e rivedere dopo parecchio tempo i miei beniamini fare allegramente baldoria in giro per l'universo. E spero che in futuro si imbocchi una strada magari più rischiosa ma più fresca e stimolante piuttosto che continuare a riproporre i passaggi chiave della prima trilogia, anche se ho dei dubbi a proposito. Lunga vita dunque a Star Wars e, per rispondere a un'anziana spettatrice che a fine proiezione ho sentito commentare alle mie spalle rivolta ad un'amica:"Mi meraviglio di quei genitori cretini che portano i figli a vedere queste cazzate", dal profondo del cuore le dico:"Signora, qualcosa mi dice che lei si è persa 40 anni di cinema o poco meno".

locandina

Star Wars - Il risveglio della Forza (2015): locandina

 

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