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Il treno

Regia di John Frankenheimer vedi scheda film

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luca 94

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il treno

di luca 94
8 stelle

Stupendo film di guerra/azione diretto dallo specialista del genere John Frankenheimer ed interpretato dall'ottimo Burt Lancaster.

In Francia nell'agosto 1944  il colonello tedesco Von Waldheim (Paul Scofield), un cultore dell'arte impressionista che il regime nazista considera degenerata, si impadronisce dei capolavori dello Jeu de Peume di Parigi per portarli in Germania prima che gli alleati raggiungano la città. La resistanza francese intende impedirglielo senza però danneggiare i quadri; viene contattato per questo compito l'ispettore ferroviario Paul Labiche (Burt Lancaster) che è il capo della resistenza del settore ferroviario nell'area di Parigi; egli però non intende specare vite umane per sabotare il treno dei quadri quando ci sono molti treni di materiale bellico per il fronte  che è necessario fermare.  Il macchinista che dovrebbe condurre il treno con i quadri in Germania, l'anziano "Papà" Boule (Michel Simon),  ritarda di sua iniziativa il convoglio causando volontariamente un guasto alla locomotiva e scampando per poco ad un'incursione aerea alleata su una stazione piena di treni militari. Quando porta la locomotiva in officina  viene scoperto dall'esperto maggiore Herren (Wolfgang Preiss) e fucilato nonostante il tentativo di Labiche di salvarlo.

Von Waldheim ordina a Labiche di condurre personalmente il treno in Germania e con la minaccia che risponderà di qualsiasi ritardo o inconveniente. Labiche ormai deciso a fermare il treno, per vendicare Papà Buole, organizza insieme ad altri ferrovieri e capistazione un piano per far credere ai tedeschi di guardia sul treno di stare proseguendo verso la Germania ( cambiando i nomi delle stazioni)  mentre in realtà tornano alla stazione di partenza  e fanno scontrare il convoglio con una locomotiva già fatta deragliare in precedenza. Von Waldheim fa fucilare diversi ferrovieri e mette al lavoro i suoi uomini, sotto le direttive del maggiore Herren, per sgombrare le locomotive danneggiate e riparare la linea ferroviaria. Labiche ed il suo amico Didot  (Albert Remy), rifugiatisi in una fattoria abbandonata, vengono informati che il giorno seguente gli alleati bombarderanno tutte le stazioni ma per evitare che il treno con i quadri venga distrutto occorre dipingere di bianco il tetto dei primi tre vagoni. Seppur riluttante i due insieme ad amici dei ferrovieri fucilati riescono nella missione distraendo momentaneamente i tedeschi azionando la sirena d'allarme ma presto si accorgono del trucco e uccidono Didot mentre Labiche riesce a fuggire.

La mattina seguente con una nuova locomotiva e i danni riparati, i tedeschi  partono dopo aver messo degli ostaggi sulla locomotiva tuttavia Labiche fa saltare un tratto di binari senza però distruggere la locomotiva; i tedeschi riparano rapidamente il danno e si rimettono in marcia ma Labiche, anticipando il convoglio è andato a sbullonare le traversine delle rotaie e, quando il treno arriva a modesta velocità rimane immobilizzato senza che però gli ostaggi subiscano danni.  Von Waldheim è ormai fuori controllo e non vuole arrendersi: grida ad Herren di rimettere la locomotiva sulle rotaie malgrado ciò non sia possibile senza una gru, poi ferma una colonna di truppe in ritirata ed ordina all'ufficiale comandante di cedergli i camion per potervi caricare i quadri, e quando questi rifiuta Herren impedisce al colonnello di sparare all'ufficiale  dicendogli chiaramente che la guerra è persa ed è necessario salvare gli uomini.  Herren e i soldati si aggregano alla colonna dopo aver fucilato gli ostaggi  mente il colonello preferisce restare con i "suoi" quadri ad aspettare Labiche che lo uccide con una raffica di mitra. Il film si chiude con le inquadrature delle casse con i dipinti alternate alle immagini dei corpi degli ostaggi  a cui segue un campo lungo del treno immobile e di Labiche che si allontana zoppicano.

 

Il film contiene numerose scene mozzafiato con i treni che deragliano e si scontrano; molto ben fatta la scena del bombardamento sulla stazione. Molto curati i dialoghi specie quello finale, che è in realtà un monologo di Von Waldheim:" Ecco il tuo premio Labiche, alcuni dei più importanti quadri del mondo. Sei soddisfatto Labiche ? Provi forse una qualsiasi emozione vicino a loro ? Per te un quadro ha lo stesso significato che una collana di perle per una scimmia. Hai vinto per pura fortuna, mi hai fermato senza sapere quello che facevi o perchè. Tu sei nessuno Labiche, un mucchio di muscoli. I quadri sono miei, saranno sempre miei, la bellezza è per gli uomini che sanno apprezzarla, essi apparterranno sempre a me o ad uomini come me. Ora, in questo momento, tu non sapresti neanche dirmi perchè hai fatto quello che hai fatto" ; Labiche guarda i cadaveri degli ostaggi e spara al colonnello, non volendo o potendo ribattere alle sue parole che probalminte rappresentano la verità.

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