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I tre volti della paura

Regia di Mario Bava vedi scheda film

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La recensione su I tre volti della paura

di lino99
10 stelle

Antologia del terrore di un maestro, che non vi farà rimpiangere l'ora e mezzo impiegata per visionarlo.

Diciamoci la verità: andando a chiedere a caso alla gente chi è Mario Bava, secondo voi la maggioranza lo conosce? Ma potrei anche chiedere chi è Lucio Fulci, Antonio Margheriti,Riccardo freda,Joe D'Amato (oddio, forse qualcuno che ha vissuto negli anni 70/80 se lo ricorda...). Quelli che li conoscono, tra cui io, siamo debitori di Quentin Tarantino: nelle sue varie conferenze stampa ha citato alcuni di questi film dei registi sopraelencati, tra cui zombie 2 e questo, I TRE VOLTI DELLA PAURA, la cui struttura lo ha ispirato per il suo capolavoro PULP FICTION. Tornando alla domanda principale, questi registi sono stati quasi dei rivoluzionari nella cinematografia horror, tanto che in America sono molto più conosciuti (e anche più apprezzati). Soffermandoci su Mario Bava, si dice abbia inventato il sottogenere Slasher, col suo SEI DONNE PER L'ASSASSINO (l'assassino è quello della foto del mio profilo) attraverso i guanti e la veste nera, ed è un film forse un pò datato, ma che mi è piaciuto moltissimo. Sul film di questa recensione potrei dire quasi la stessa cosa, ma con una differenza: come disse il figlio del regista, Lamberto Bava, questa pellicola potrebbe anche essere uscita ieri...gli effetti sono pecorecci (e Bava lo dimostrerà anche in un finale geniale e autocoscienzioso), ma d'altronde siamo nel 1963; tuttavia, se vogliamo parlare dell'atmosfera che ci dona, possiamo affermare che in pochi film è stata tale: tre episodi di pura suspence e orrore, tratti da tre racconti di Tolstoj, Chekhov e Maupassant (anche se altre fonti affermano Snyder)...il primo,IL TELEFONO, è tensione, il secondo,I WURDALAK, sono vampiri (turchi), e il terzo,LA GOCCIA D'ACQUA, una specie di zombie. All'inizio e alla conclusione troviamo Boris Karloff, icona dell'horror (soprattutto per aver interpretato il primo Frankenstein), che ci spiega l'avventura che affronteremo.

Non so se tutti potranno apprezzarlo come me, visti gli effetti a cui siamo abituati oggi, ma vi assicuro che è comunque un bellissimo film, che a me non ha per niente annoiato. Lo consiglio vivamente agli amanti dell'horror.

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