Espandi menu
cerca
La tragedia di un uomo ridicolo

Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mmciak

mmciak

Iscritto dal 3 settembre 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 58
  • Post 9
  • Recensioni 2569
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La tragedia di un uomo ridicolo

di mmciak
6 stelle

"La tragedia di un uomo ridicolo" diretto nel
1981 da Bernardo Bertolucci,devo dire che
mi ha lasciato perplesso.

La storia si svolge a Parma,e racconta
che un gruppo di terroristi sequestra il figlio di
dell'industriale Primo Spaggiari e gli chiedono
un riscatto di un miliardo di lire.

Questo lo porta a un tracollo psicologico
e a conoscere Laura,la ragazza del figlio,
e un prete operaio,che sembrano sappiano
qualcosa sul sequestro.

Il Film prodotto dalla  Fiction Cinematografica S.p.a
di Giovanni Bertolucci,è il 10° Lungometraggio
a soggetto di un Maestro del nostro Cinema
come  Bernardo Bertolucci,che a mio
parere realizza un lavoro non è tra
i suoi migliori,anzi tra i meno riusciti
della sua carriera.  

Intanto sembra assistere a un Film fatto su
misura per Ugo Tognazzi,che qui e ai suoi
massimi livelli in un ruolo drammatico
e si mette alle spalle tutto il complesso,
infatti si può considerare un Film
"D'autore" e d'Attore,e infatti poi
il popolare Attore vinse a Cannes.

Il tutto parte bene dove ci racconta la storia
dell'industriale Primo,sposata con una francese
ossessionata con i numeri,che gli sequestrano
il figlio e dove lui lo vede farlo,e gli chiedono
sotto forma di lettera un riscatto di Un Miliardo.

Intanto conosce la fidanzata del figlio Laura,
che ha una attrazione per lui e un prete operaio,
amico del figlio,che sembrano la sappiano
lunga sul sequestro.

Poi intorno ci sono accenni sulle riflessioni
sul terrorismo e la situazione che si respirava
allora,e a mio parere tra i punti di forza
c'è l'atmosfera malinconica che crea il
regista per la psicologia del personaggio.

Il regista l'appiglio del figlio sequestrato
se lo brucia dopo 45 minuti perché vengono
a scoprire che sia morto per poi Primo
cerca di approfittarne per recuperarlo
e salvare il suo caseificio,ma anche questa
idea non dura.

Poi tutto il complesso ha dei vuoti e delle
linearità narrative non sempre facili da
seguire,e non sai dove vuole andare
"a parare" e gira a vuoto a tratti annoiandoti,
e pensi a dove sia finito quel Bertolucci
che ha realizzato il Capolavoro:"Novecento".

Infatti sembra che la storia non si sa
dove vuole arrivare ed è incostante
nel ritmo,e fa anche la scelta di
usare la presa diretta,tranne i pensieri di
Primo che ci accompagnano in tutto
il Film.

Con Ugo Tognazzi spiccano le interpretazioni
di Anouk Aimée nel ruolo della moglie
francese Barbara,e una giovane e già
brava Laura Morante,in quello della ragazza
del figlio Laura e lo stesso Ricky Tognazzi
che esce solo nel finale.

Poi figurano anche:

Victor Cavallo-Vittorio Caprioli-Renato Salvatori-
Olimpia Carlisi e Cosimo Cinieri.

Invece nel "dorato" Reparto tecnico segnalerei
le musiche malinconiche del Maestro
Ennio Morricone e la bella Fotografia
di Carlo Di Palma,futuro collaboratore
di Woody Allen,ma anche Regista.

In conclusione un Film incerto,
che non rappresenta 
il meglio di bertolucci perché
si costruisce su una linea
narrativa a molti tratti vuota
e che non sa dove vuole arrivare,
bruciandosi in pochi minuti gli unici
due appigli con un finale che lascia
troppi interrogativi senza risposta,
lasciandoti interdetto e perplesso
per un finale a interpretazione
ma che è in verità inconcludente.

Il mio voto:5,5.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati