Regia di Maïwenn Le Besco vedi scheda film
Mon roi - Il mio re (2015): locandina
Dopo il successo di Polisse ( Cannes, 2012), Maiwenne Le Besco, nota anche come Maiwenne, attrice, sceneggiatrice e regista francese propone un’opera, MON ROI-IL MIO RE (2015) articolata in maniera complessa per raccontare la storia di una passione amorosa, culminata in matrimonio e nella nascita di un figlio, del fallimento e della progressiva distruzione di una donna e di una tendenza masochista che l’ha legata per 10 anni a un seduttore, narciso, cinico, folle, tenero, bugiardo e mascalzone.
La protagonista Tony( Emmanuelle Bercot) è un’avvocato quarantenne, di tranquilla bellezza, che una sera incontra in una discoteca Georgio ( un impareggiabile e seducente Vincent Cassel) e ne nasce una fulminea storia dove scherzando , giocando e divertendosi finisce con l’innamorarsi del sedicente proprietario di un ristorante e altro, che la riempie di bugie e dichiarazioni d’amore, vuole e ottiene un figlio e la sposa ma nel frattempo si rivela un inguaribile play boy ,che non si adegua ad una vita di famiglia.Presto va ad abitare per conto proprio, per essere più libero con la scusa di cene d’affari e feste che disturberebbero la moglie nel suo stato. La gravidanza sarà per Tony un tormento per la continua verifica che le di lui promesse sono parole, che l’uomo oltre che inaffidabile è a tratti crudele. La sua ammissione sorridente all’inizio che è “ il re degli stronzi” non lo scusa perché è solo un’arma per depersonalizzare e massacrare di dolore la donna forte che era o meglio è Tony. Nel film il racconto si svolge su due binari: il lungo periodo di riabilitazione che lei deve subire in un centro altamente qualificato per recuperare la capacità di camminare in seguito ad un brutto incidente di sci che le ha distrutto un ginocchio, e, mentre esegue i faticosi esercizi fisioterapici, i ricordi della sua storia sentimentale, in una serie incessante e spesso disordinata di flashback, evocati nella ricerca di capire i tanti perché di quella storia che l’ha ridotta fisicamente e moralmente fragile. La mdp è sempre addosso al corpo di Tony, alle sue gambe martoriate, alla sua dura ma determinata fatica di ritornare ad essere la padrona del proprio corpo e della propria anima .Nel frattempo alcuni giovani di varie etnie, condannati per incidenti allo stesso duro lavoro, fraternizzano con lei, riescono a farla ridere e a divertire, per puro affetto, solidarietà e stima reciproci. I flashback non sono una novità, come anche la storia, le ellissi sono tante, Georgio non riesce ad essere odioso ma irresponsabile e, più inconsciamente che volontariamente, crudele. Sembra quasi inevitabile quanto è accaduto confrontando “il re” Vincent Cassel, preda di una vita sregolata e dominata dai vizi ( donne, alcool e droga) e affari loschi, ma spudoratamente deciso a uscirne,con una sbiadita, sempre più isterica, urlante e non rassegnata Tony……
Mon Roi ha di bello il titolo, ma nel ritmo accelerato e confuso, sostenuto dalle musiche dancepop che tanto piacciono a Maiwenne non è né una travolgente storia d’amore né una chiara accusa contro la violenza sulle donne, anche se è uscito in prossimità del 25 novembre (giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne) e la regista è molto sensibile ai problemi umanitari come dimostrò in Polisse. L’opera è però fortemente sostenuta dalla recitazione di Cassel e della Bercot (Palma d’Oro a Cannes) e dalle emozioni provocate facilmente da certe situazioni per quanto stereotipate: non si può non ammettere, quindi, che sia in grado di esercitare un certo fascino sullo spettatore.
Mon roi - Il mio re (2015): Vincent Cassel, Emmanuelle Bercot
Mon roi - Il mio re (2015): Vincent Cassel, Emmanuelle Bercot
Mon roi - Il mio re (2015): Vincent Cassel, Louis Garrel
Mon roi - Il mio re (2015): Louis Garrel, Emmanuelle Bercot, Maïwenn Le Besco
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