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Il traditore

Regia di John Ford vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il traditore

di cherubino
10 stelle

Il film è in bianco e nero, ma soprattutto grigio, non solo per invecchiamento della pellicola: c'è molta nebbia quella sera del 1922 a Dublino... Il mio parere personale è che oggi io mi sia trovato di fronte ad un'opera d'arte. Espressionista?

IL TRADITORE (1935)

 

John Ford è indiscutibilmente uno dei massimi registi di tutti di tempi, ma credo che non siano pochi a pensare a "Ombre rosse" (il prototipo del western classico) come ad uno dei suoi primi film, perchè tanti suoi capolavori, celebrati e premiati, sono venuti dopo. Invece, già quattro anni prima, nel 1935, c'era stato "Il traditore", un film importante per questo grande regista che segnò probabilmente una svolta nella sua carriera in quanto per la prima volta ebbe i plausi unanimi della critica e grandi riconoscimenti: ben quattro premi Oscar (oltre a quello per la regia, miglior sceneggiatura per Dudley Nichols, premio alla musica per Max Steiner e, secondo me meritatissimo, quello al protagonista Victor McLaglen)

Si trattò di un film fortemente voluto da Ford, girato in sole tre settimane e con un contratto a percentuale, per superare il parere negativo dei dirigenti della RKO. Allora, fu questo uno dei suoi primi film? Ebbene, ne aveva già girati 82, il primo - "Tornado", un cortometraggio western - risalente a 18 anni prima!

 

Il film è in bianco e nero, ma soprattutto grigio, non solo per invecchiamento della pellicola: c'è molta nebbia, quella sera del 1922 a Dublino e Gypo Nolan (McLaglen) guarda, non visto, una donna bionda dal viso triste che, sentendosi osservata da un signore piuttosto elegante, gli si avvicina con atteggiamento che vuol dimostrare, pur con qualche impaccio, la sua disponibilità.

Gypo, un colosso dall'espressione non proprio rassicurante, lo solleva e lo scaraventa a terra. Lei è Katie Madden (Margot Grahame) e se la prende con lui: "Vattene, con i tuoi solidi principi, non so che farmene!". Ha fame, le occorre denaro, il suo sogno sono 20 sterline.

Lui è in difficoltà economiche quanto e più di lei: si vive con difficoltà in quel clima di guerra civile e Gypo non ha più amici, è stato espulso dal gruppo di nazionalisti di cui faceva parte per non aver eseguito un ordine (l'esecuzione di un traditore, forse), troverebbe conforto solo nell'alcool ma ...non si fa credito.

Legge un manifesto "Wanted", c'è l'immagine di un suo amico ricercato per omicidio: lo strappa con disgusto, ma non può dimenticare che c'è una taglia proprio di 20 sterline, il "sogno" di Katie, la donna che lui ama. E, altro manifesto che nota, con 10 sterline si va in America.
Poco dopo quel suo amico, Frankie McPhillip (Wallace Ford), che vive alla macchia, lo incontra: è tornato in città per passare, dopo mesi, il tempo di un pasto caldo nella casa materna; la fitta nebbia gli ha consentito di eludere le ronde inglesi che sorvegliano nella notte le strade cittadine. Il loro rapporto è cordiale, Frankie si fida pienamente di lui. Gypo insiste: "Non andare, è pericoloso!". E si capisce che il principale pericolo è proprio la tentazione di Gypo stesso di metter le mani su quelle 20 sterline.

Ma Frankie va. E Gypo, come un automa che non possa far altro, va al comando inglese.

 

Vi ho raccontato solo l'inizio del film. Il seguito, dovete assolutamente vederlo: non sono solo fatti da descrivere, soprattutto espressioni, sentimenti, che vorrebbero ben altra penna per essere descritti adeguatamente.

 

Il mio parere personale è che oggi io mi sia trovato di fronte ad un'opera d'arte. Espressionista? Così sento dire, non ho la cultura per asserirlo. Mi limito a dimostrare il mio apprezzamento: cinque stelle.

 

 

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