Regia di Laura Poitras vedi scheda film
Un documentario coraggioso, ricchissimo di informazioni al punto di frastornarti dalla quantità e dall'implicazioni che comportano non una semplice invasione della privacy, ma l'annullamento totale della privacy. Ci culliamo nell'illusione di vivere in paesi liberi, ma quando la più grande democrazia mondiale (così si definisce), sull'onda della paura del post 11 settembre e con il tacito ed, in buona fede, consenso da parte del popolo americano di accettare un limite alle proprie libertà personali per la sicurezza nazionale (vedi Patriot Act), si scopre che il sistema potere va ben oltre il consentito: un Grande Fratello in piena regola capace di monitorare ed analizzare una quantità infinita di dati che non sono certamente riguardanti la sicurezza nazionale.
La scelta di operare un work in progress è particolarmente indovinata, perchè inserito perfettamente nel contesto storico della fuga di notizie e dell'identificazione della "talpa" Snowden, un individuo che in apparenza non ha motivazioni "basse" per fare ciò che ha fatto, ma certamente il suo operato è dietro una forte presa di coscienza personale sulle implicazione di perverse di un sistema di potere governativo che non si pone più limiti nel suo spazio d'agire. Snowden, una fonte interna di livello abbastanza alto da capire un contesto dai contorni più che inquietanti, soprattutto poco attaccabile sul lato personale e forse per questo molto temuto.
La Portas mostra, oltre ad un rigore formale ineccepibile, una capacità di catapultarti in pieno clima ansiogeno dei grandi thriller politici degli anni 70, come se con Citizefour abbia trovato una formula magica attraverso la descrizione dei fatti in tempo reale, della tensione tipica dei grandi film come Tutti gli uomini del presisdente o I tre giorni del Condor. Una bellissima testimonianza da vedere.
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