Espandi menu
cerca
Il caso Spotlight

Regia di Thomas McCarthy vedi scheda film

Recensioni

L'autore

lolbond007

lolbond007

Iscritto dal 14 agosto 2015 Vai al suo profilo
  • Seguaci 12
  • Post 1
  • Recensioni 38
  • Playlist 9
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il caso Spotlight

di lolbond007
7 stelle

Buon film che parla di una tematica delicatissima. Due Oscar 2016. Da apprezzare nei pregi e nei difetti

"Quando sei un bambino povero di una famiglia povera e un prete si interessa a te è una gran cosa... Come puoi dire di no a Dio?"

(da "Il caso Spotlight)

 

A Il caso Spotlight è andato il premio più ambito dei più ambiti. L'Oscar al miglior film.

L'ha soffiato, si sa, a contendenti più accreditati (e più meritevoli): prima di tutti, Revenant. Poi, La grande scommessa.

Certo, c'è da dire che ha sulle spalle la tematica più delicata di tutte: la pedofilia nella Chiesa cattolica.

Tanti casi, sempre più, si registrano purtroppo in questo senso.

Preti che vanno con i bambini.

Che controsenso.

Che VERGOGNA!

E parlo da cattolico convinto, credente e praticante.

Ma pensiamo, prima di tutto, al prodotto che stiamo analizzando, senza perderci in digressioni.

Il caso Spotlight racconta un fatto realmente accaduto, di un'inchiesta giornalistica che ha avuto luogo a Boston, negli Stati Uniti, nel 2001, da parte del nucleo giornalistico speciale "Spotlight" del giornale locale "The Boston Globe". La squadra di giornalisti, su indicazione del nuovo direttore Marty Baron, iniziò un'inchiesta, partita quasi per caso, ma finita per assumere proporzioni colossali, destinata a lasciare il segno nella storia del giornalismo e anche, per certi aspetti, della Chiesa cattolica.

La squadra di giornalisti infatti riuscì a dimostrare vergognosi atti di pedofilia compiuti da circa novanta parroci di Boston, che ebbero, come si apprende nei titoli di coda del film, più di mille vittime (alcune delle quali, avendo subìto una violenza psicologica oltre che carnale, si suicidarono o finirono in cattive strade come la tossicodipendenza), tutte di giovane e giovanissima età (bambini o poco più), di sesso prevalentemente maschile.

Questi fatti, a conoscenza, all'epoca, sia dei media che delle principali autorità, passò sotto silenzio (molti vescovi infatti non scomunicarono i preti, ma li lasciarono compiere le loro barbarie, oppure, come estrema soluzione, li spostavano di sede).

Il cast del film è a dir poco ricchissimo: spicca fra gli altri Michael Keaton, fresco di rinascita con Birdman lo scorso anno, con cui sfiorò addirittura l'Oscar al miglior attore protagonista (il film lo vinse, lui no).

Un cast potenzialmente eccezionale però qui delude un po'. Forse è stato mal sfruttato, chissà. Ma la recitazione in generale non ha tenuto testa alle attese – Keaton compreso.

Per il resto, Il caso Spotlight resta un buon film.

Sceneggiatura solida e coerente (premiata con la statuetta), dialoghi ben costruiti, tatto quanto basta.

Il regista Tom McCarthy è stato davvero bravo a dirigere questa pellicola delicatissima facendo anche interessare gli spettatori, con una mano sicura, ma distaccata e senza fronzoli.

Il rischio principale per chi si cimentava in questa impresa, infatti, era quello di girare un noiosissimo documentario recitato, magari con un fastidioso moralismo alla base, pieno zeppo di scene strappalacrime all'americana tipicamente false di cui francamente non si è sentito il bisogno.

Insomma, un lavoro serio e professionale (ultimamente non se ne trovano tanti), che non resta nel cuore, ma che racconta in modo abbastanza efficace questa inchiesta giornalistica.

Apprezzato, nei pregi e nei difetti.

Premiato, forse anche troppo.

 

 

 

 

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati