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Topaz

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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La recensione su Topaz

di Antisistema
4 stelle

Tutti i registi sono soggetti all'errore, anche i più grandi e riconosciuti tra i maestri del cinema, vuoi per problemi sul set, vuoi per carenza di idee, oppure per stanchezza ptoduttiva. Se già con il fallimentare Sipario Strappato, il regista aveva dato evidenti segnali di cedimento, con Topaz il regista semplicemente crolla su sé stesso arrivando alla frutta.

La pellicola risulta senza ombra di dubbio, il peggior film di Hitchcock del periodo americano e meriterebbe probabilmente la fama di peggior film in assoluto dell'autore.

 

Siamo in piena Guerra Fredda, e un agente speciale dei servizi segreti francesi (Frederick Stafford) viene inviato a Cuba per raccogliere informazioni sui missili sovietici presenti sull'isola: fornirà alla CIA i dati a sua disposizione.


Ci troviamo innanzi ad un thriller-spionistico, genere in cui l'autore in passato aveva raggiunto risultati più che strabilianti, eppure con questa pellicola dopo il bel, inizio in Danimarca, affonda immediatamente, dimostrandosi un film di rara bruttezza, dove solamente la già menzionata sequenza iniziale e un omicidio ben messo in scena, non sono assolutamente sufficienti per giustificare agli occhi dello spettatore 2 ore e passa di nulla filmico.

Il problema del film? Il lato politico? Beh... si. In passato Hitchcock inserì argomenti politici nelle sue opere e anche in Notorious, l'anti-nazismo del regista era ben presente, eppure funzionava alla grande nell'insieme filmico. In Topaz invece il prologo iniziale con la parata militare dei sovietici, riflette tutta l'ingenuità ideologica del regista, incapace di destregiarsi in una materia complessa come la politica.

 

Ma mettendo da parte l'ottusa ideologia anti-comunista dell'autore, la cosa più grave per una pellicola che porta la firma di Hitchcock è la totale mancanza di qualsiasi costruzione della tensione e della suspance tipiche dei suoi film. 

I classici long take del regista in questo caso risultano manieristici, poiché sembrano girati da un imitatore scadente e non da Hitchcock in persona, tanto che l'uso prolungato di tale tecnica registica finisce con l'affondare un film già scarso di suo, impedendo di conferire un minimo di ritmo grazie al montaggio.

 

Le motivazioni dei personaggi semplicemente non esistono, tutti aprioristicamente appoggiano la propria parte e quindi non si sviluppa mai una seria dialettica critica tra le varie parti in gioco.
Gli USA credono di essere sempre nel giusto, i francesi fanno i lecchini per vendersi al miglior offerente, i cubani sono tutti compagni e gli anti-castristi odiano la rivoluzione... perchè? Non è dato saperlo, sono petizioni di principio che dobbiamo subire dall'alto e che riducono i personaggi a meri manichini urlanti slogan.

 

Un montaggio claudicante, attori anonimi e pessimi, poichè incapaci di dare un pò di spessore ai loro personaggi e una narrazione farraginosa quanto incredibilmente confusa dalla seconda metà di film in poi, contribuiscono a spaesare lo spettatore che si ritrova immerso nel chiacchiericcio e nei complotti vari, senza capirci nulla sino a giungere ad un finale anticlimatico veramente indegno per un regista che ci sveva regalato epiloghi memorabili.

Floppone al botteghino meritato, fallimento critico su tutti i fronti (ma il NBR lo mise inspiegabilmente nella Top 10 dei migliori film del 1969... evidentemente per paura che la critica avesse preso l'ennesimo granchio e quindi pensando di farsi belli innanzi agli occhi della critica posteriore che li avrebbe etichettati come lungimiranti, lo misero in classifica aspettando una rivalutazione da parte dei critici dei Cahiers du Cinema, che fortunatamente non ci fu mai) ed inoltre, è da segnalarsi la gran confusione del regista indeciso su come concludere il film e quindi decise di girare ben tre finali (mio nonno vide un finale diverso da quello attuale in DVD, perché al cinema l'opera si concludeva con un duello; però disse che comunque era brutto forte lo stesso, ma almeno faceva ridere).

 

Dany Robin, Claude Jade, Michel Subor

Topaz (1969): Dany Robin, Claude Jade, Michel Subor

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