Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
“Divertimento” è uno di quei tanti (troppi?) cortometraggi del primo periodo di Chaplin, in cui per montar su un film gli bastavano un parco, un poliziotto, una ragazza e tanta voglia di improvvisare. La comicità latita. VOTO: 3
Al Chaplin degli inizi per girare un film (un cortometraggio, chiaramente) non serviva una sceneggiatura, tutto quello di cui aveva bisogno erano un parco, un poliziotto, una ragazza e tanta voglia d'improvvisare. E questo non lo dico io, lo dichairò, qualche decennio più tardi, con malcelata nostalgia, lo stesso Chaplin in un'intervista. E infatti quasi tutti i suoi primi lavori sono ambientati in un parco e si risolvono tra calci nel sedere, cadute dalle panchine, lancio di mattoni e qualcuno che finisce nello stagno. E questo “Divertimento” non fa eccezione, seguendo alla lettera tale canovaccio che nel complesso avrà riservato più divertimento agli attori che non agli spettatori. Unico buono spunto, originale come idea e perfetto in termini di tempistiche comiche, è la scena iniziale nella quale Charlot è su un ponte con evidenti intenzioni suicide. Solleva quindi una gamba sulla ringhiera, quindi l'altra, ma invece di cadere in acqua cade all'indietro, sul sedere, al di qua della balaustra.
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