Espandi menu
cerca
A Good Marriage

Regia di Peter Askin vedi scheda film

Commenti brevi
  • Niente di eccezionale, buona la prima parte, poi il film si "addormenta", fino alla resa dei conti finale. La suspense c'e' per tutto il film. E' un thriller, quindi va bene cosi.. A me e' piaciuto. Voto 6

    leggi la recensione completa di filmista
  • Fa il suo lavoro, lo vedi, ti annoi, lo dimentichi.

    commento di Psychomamma
  • Dignitosa trasposizione di un raccontino di King...

    leggi la recensione completa di daniele64
  • Sceneggiatura di Stephen King, per un thriller tratto da un suo racconto; punto di vista insolito quello femminile, una donna sposata felicemente, che si ritrova a fare i conti con una scoperta che mette in discussione tutto quello che si credeva certo, perché la normalità nasconde l'orrore.

    leggi la recensione completa di Scarlett Blu
  • Pellicole ispirate da Stephen King, ovvero la morte del cinema. Ancora un esemplare che conferma la regola!

    leggi la recensione completa di undying
  • La reazione di una moglie allo scoprire che suo marito è il serial killer che ha ucciso e seviziato ben 12 donne, è del tutto inverosimile.

    commento di ForestOne
  • Ottimo film 6

    commento di eros7378
  • Thriller con sostanza altalenante.voto.4.

    commento di chribio1
  • Thriller davvero senza ritmo, che tradisce la sua natura, innocuo, senza mordente, banale. Voto: 4

    commento di GARIBALDI1975
  • Mi aspettavo un thriller più movimentato invece è un banale e noioso thriller, abbastanza mal combinato. Sconsigliata la visione. Voto 4

    commento di Mr Andrew
  • Ottimo thriller

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Il film non va oltre una diligente ma modesta trasposizione di un non eccelso racconto di S. King. Per essere un thriller manca del tutto l’obiettivo di tenere alta la suspense, complice uno script modesto e prevedibile. Gli interpreti fanno quel che possono, anche loro restando imbrigliati in un lavoro di routine. Score di nessuna rilevanza.

    commento di Marcello del Campo