Regia di Henry Hobson vedi scheda film
Interessante variazione del filone zombie operata dal regista Hobson. Per una volta tanto "Contagious" , storia di un epidemia mortale e mondiale che trasforma gli esseri umani in zombie, viene affrontata con un piglio diverso rispetto al solito filone . Non inseguimenti, agguati , fughe e splatter (Resident Evil, World War Z, etc.) , ma un approccio intimo, tutto interno alla famiglia.
Un padre (Schwarzenegger) che non si rassegna al contagio della figlia ed alla di essa prossima ed inesorabile fine, lotta cocciutamente contro l'incedere dell'infezione per posticipare "quel" momento.
Sorprendente prova dell'attore austriaco che a sessant'anni suonati dimostra di esser interprete vero, regalando una prova carica di dolore ed empatica. Figura statuaria che non cerca soluzioni al contagio, si trincera solo dietro l'illusione d'amore di padre.
Il problema del film è semmai l'incedere a rilento, un voler enfatizzare attraverso lunghi campi insistiti , primi piani e paesaggi dalla luce quasi mistica, il dramma del genitore, saturando così la messa in scena; diversi e numerosi passaggi a vuoto ed una certa inconsistenza di fondo ne fanno un film riuscito a metà. Peccato perchè il senso di repulsione per la carne putrefatta arriva, e l'epilogo è un misto fra strazio e meraviglia.
Giocando a carte scoperte occorreva però fare qualcosina in più.
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