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Knock Knock

Regia di Eli Roth vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Knock Knock

di Lina
6 stelle

Film grottesco e molto controverso, che tratta il tema dell'infedeltà maschile come "effetto" di una provocazione molto pesante subita da un uomo che accoglie in casa propria due belle donne che passano la loro vita girando per l'America in cerca di vittime da torturare, anziché farsi curare in manicomio.

Film dall'inizio un po' lento e incerto, che poi, però, decolla rapidamente offrendo una trama molto singolare e grottesca, che lascia basiti. Il tema trattato è intrigante ma eccessivo, con trovate spesso tragicomiche, dialoghi assurdi e a volte di cattivo gusto, e scene erotiche paradossali.

 

Mantiene alta l'attenzione nonostante una struttura di base piatta, che non fa che gravitare intorno alla stessa situazione, ma si rivela inconcludente e pungentemente moralistico.

 

È la storia di due pazze furiose che si divertono a mietere vittime, trascorrendo la loro vita senza avere nient'altro di meglio da fare. Amano provocare sessualmente in modo molto pesante uomini che spiano per un periodo. Poi, appena cedono, li fanno sentire dei vermi , sottoponendoli a dure sevizie sia fisiche che psicologiche.

 

È perciò una sorta di parabola kitsch sulle conseguenze più folli che si riescano a immaginare sull'infedeltà maschile.

 

Un'opera oscena nella sua bizzarra genuinità, che tratta ed esalta in maniera scorretta, ossessiva e spregevole, il tema della vendetta sul tradimento.

 

Persecuzione e violenza si fondono ostentando una serie di avvenimenti squallidi.

Si respira un'atmosfera malata e priva di etica, che finisce con l'eccedere perdendo gradualmente anche il suo aspetto più interessante, quello grottesco, diventando monotona con il tema della punizione.

 

La vittima scelta è un uomo comune e padre di famiglia, che cade come già capitato ad altri in passato, nel tranello delle sue perseguitatrici, nonostante un'ottima resistenza iniziale. Lo si vede cedere quasi perché costretto. Quasi perché "violentato" da due donne che conosce appena e che, solo pochi giorni dopo, scopre essere due squilibrate, con probabili traumi psicologici alle spalle - vengono forniti pochi accenni a riguardo, ma chiari.

 

A dispetto del suo errore, lui finisce con il suscitare una forte pena. Tutti inutili i suoi tentativi di far ragionare le due pazze.

Le torture che subisce a un certo punto, oltre che esagerate e da denuncia, diventano anche immotivate.

 

Carucce all'inizio le due protagoniste con la loro finta aria da agnellini, che rivelano solo dopo una notte di sesso scatenato con lui d'essere casi psichiatrici senza eguali.

 

Le interpreti sono carismatiche e gnocche quanto basta, ma i loro personaggi sono surreali e davvero insopportabili.

 

Bravo soprattutto Keanu Reeves nel ruolo di "martire". Riesce a portare avanti con disinvoltura un perfetto "death game" dal quale uscirà vivo, ma distrutto e sbugiardato.

 

Buono il ritmo e la messa in scena, c'è anche tanta tensione, ma thriller ed eros non si fondono bene date le circostanze, anzi, appaiono sadiche. Inoltre, c'è poca introspezione psicologica dei personaggi. Tutto resta molto poco approfondito e superficiale.

 

I nudi si sprecano, l'erotismo risulta quindi sterile e un po' fine a se stesso e la trama volutamente sconclusionata e priva di senso.

 

In definitiva, uno show sporco, contorto e perverso, che mostra l'infedeltà coniugale nel modo più sbagliato e controverso che ci possa essere.

 

Un film comunque forte e ben interpretato. Senza né infamia né lode.

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