Espandi menu
cerca
The Walk

Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film

Recensioni

L'autore

marcopolo30

marcopolo30

Iscritto dal 1 settembre 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 125
  • Post 3
  • Recensioni 3013
  • Playlist 11
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su The Walk

di marcopolo30
7 stelle

Versione romanzata dello straordinario documentario “Man on Wire” sulle incredibili gesta del funambolo Philippe Petit. Eccezionale la qualità delle immagini create da Zemeckis, un po' meno attento però ai risvolti del lato umano della vicenda.

Quattro o cinque anni fa mi capitò quasi per caso di assistere a una proiezione gratuita del documentario “Man on Wire”, nel quale si narravano le incredibili gesta del funambolo francese Philippe Petit. Impressionante la sua storia, nata in maniera del tutto fortuita, come spesso accade alle gesta più incredibili, e culminata nel 1974 in una camminata su un cavo d'acciaio teso tra le due torri del (fù) World Trade Center di New York. Mai prima della visione del documentario (firmato James Marsh) avevo sentito parlare di Petit e della sua eccezionale impresa, ma da quel giorno quelle immagini mi sono davvero rimaste negli occhi, tanto era stato efficace e appassionante il lavoro del regista newyorkese (Oscar al miglior documentario, per inciso). E bene, quando l'inverno scorso vidi al cinema la locandina della versione romanzata firmata da Robert Zemeckis di quegli stessi eventi che tanto mi avevano impressionato non potei proprio tirarmi indietro. Risultato? Avendo visto e adorato il documentario di Marsh le comparazioni tra i due prodotti sono per me inevitabili, fissando l'asticella del gradimento minimo a misure assai elevate. Nel confronto, il film di Zemeckis vince a mani basse sul piano della resa visiva degli eventi, soprattutto di quella 'passeggiata' finale realizzata in maniera talmente realistica da farti sentire davvero i 400 e rotti metri di vuoto come fossero sotto a te in quel momento, lì in sala. 10 e lode su questo punto. Per il resto però, per quelche riguarda il lato umano della vicenda così come per la capacità di creare un valido crescendo che sfoci poi nel climax di cui sopra, quello di Marsh resta due gradini al di sopra, rasentando quella perfezione che Zemeckis e il suo co-sceneggiatore Christopher Browne non sono invece riusciti ad inchiodare su carta. Insomma, un buon film nel suo insieme, ma se dovessi scegliere quale DVD gettare dalla torre (metafora che viene a tema...) non avrei dubbi nel tenermi stretto “Man on Wire”.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati