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Un Natale stupefacente

Regia di Volfango De Biasi vedi scheda film

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La recensione su Un Natale stupefacente

di mc 5
3 stelle

Fermo restando che il peso specifico di questo film è quello di una minchiatina, ho voluto ugualmente vederlo. E per due motivi. Primo perchè non sono un fottuto snob. Secondo perchè -incredulo e perplesso- ho letto fior di critici paludati che ne parlavano bene. La cosa mi puzzava e ho voluto toccare con mano. E le idee non si sono chiarite, anzi mi son sorti ulteriori sospetti. E la mia mente è andata a quando, anni or sono, nel programma sciagurato di Marzullo sul cinema (che peraltro non so se va ancora in onda) un critico polemizzò col produttore De Laurentis (quest'ultimo assente) affermando che i suoi film spesso non prevedono anteprime per la stampa sicchè non è agevole recensirli in anticipo. Insomma qualcosa dev'esser funzionato in maniera non consueta se il film è stato o non recensito o recensito tardi oppure (altro versante) recensito tempestivamente con spreco di complimenti e lodi esagerate. Misteri che non mi sarà mai possibile chiarire, son rassegnato. Però posso dire e commentare rispetto a ciò che visto. Dipende dai punti di osservazione. Se uno confronta il film rispetto a quelli dove Boldi si tira su la cerniera dei pantaloni esclamando "doloreeeee", vabbè allora qui siamo a livelli da candidatura all'Oscar. Ma se siamo obbiettivi non possiamo che arrenderci all'idea che le buone intenzioni non bastano ma proprio per niente. Insomma non basta fare un film senza volgarità per guadagnarsi elogi e lodi. E invece quei critici cui accennavo tutti a gridare al miracolo per un film senza scurrilità. Ma per piacere. E questa sarebbe la grande "novità virtuosa"? Ma passiamo oltre. La vicenda (che per qualcuno è spiritosa) per me è un pretesto (e anche sciocchino assai) per dar modo ad un gruppo di attori comici di performare quello che può e come può. Si parla di una coppia di rivenditori di caciotte che vengono arrestati perchè le loro capre brucavano piantine di marijuana e dunque le caciotte erano "drogate" (non ci viene risparmiata la scena -pietosa!- delle povere capre "alterate" che vanno a sbattere e barcollano in quanto "fumate". Poveri noi. Partendo da questo sciagurato assunto, si inseriscono le vicende di un paio di coppie che si "scoppiano" per poi riaccoppiarsi (e via così) in una girandola di situazioni che per il popolo bue delle multisale funzionano alla grande (la gente s'ammazzava dalle risate appena partiva la battuta cretina) ma che a me hanno solo indotto noia e malumore. Un copione che vorrebbe essere da commedia degli equivoci (tra la pochade e certe commedie americane sofisticate) e che invece è qualcosa di stupidino assai. L'approccio in verità è anche gradevole per certi versi, in quanto privo di espedienti volgari, ma non si può però reggere un'ora e mezza di tale e tanta leggera inconsistenza. Film infatti assai debole, sorretto solo da qualche attore bravo e rodato. E vediamolo allora, questo cast. Prima di tutto un discorso chiaro su Lillo & Greg (quest'ultimo anche co-sceneggiatore nonchè curatore delle gradevoli scelte musicali). Loro due sono dei campioni assoluti di presenza umoristica, hanno i tempi giusti e insomma colpiscono sempre nel segno. Ma la loro comicità va bene alla radio o a teatro, al cinema fatica parecchio a reggere. sconfinando ogni tanto nella noia. Poi abbiamo Paola Minaccioni, ormai rodatissima professionista che dove la metti funziona. Esattamente come per Paolo "Boris" Calabresi simpaticamente rozzo. Ma c'è un problema che tascina la qualità complessiva della recitazione nel precipizio. Ambra Angiolini, ecco il nome e il cognome del problema, Costei non ha mai saputo recitare. Ne-ga-ta. E poco m'importa se da quando è prediletta da Ozpetek è diventata un'icona di gay e lesbiche e dunque ha tutta una lobby di giornalisti che la incensano e la proteggono. Ma dico, l'avete guardata in questo film?? sembra una principiante, una absolute beginner. Del tipo che snòcciola la sua parte a macchinetta, senza alcun coinvolgimento reale. Ma soprattutto quando nel film gli altri attori parlano tra loro, lei -pazzesco- non sa dove guardare, non sa dove mettere le mani, insomma totalmente incapace. Ragazzi per favore, lasciamo in pace Ozpetek, qui abbiamo a che fare con una che è stata sopravvalutata senza ritegno. E infatti toglie mille punti in un colpo solo ad un film già di per se' non eccezionale. Se poi uno insiste con la litanìa che questa roba è sempre meglio di Boldi e De sica, vabbè allora non ci capiamo, e continuiamo pure così, facciamoci del male.

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