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Patria

Regia di Felice Farina vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Patria

di hallorann
8 stelle

Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio (Antonio Gramsci)

 

PATRIA è un film che parla di sconfitte, di un paese di merda (frase che risuona spesso), di due Italie, alla faccia di chi dice che destra e sinistra non esistono più. Salvo e Giorgio, dall’alto di una torre di una fabbrica che sta per licenziare i suoi 40 operai, sono tesi antitesi e sintesi di ciò che è avvenuto in questo paese negli ultimi quarant’anni. Un operaio Salvo, di origini siciliane non si arrende e non si accontenta della buonuscita e Giorgio, il sindacalista di sinistra che è diventato moderato. L’uno inscena la lotta al di là delle ideologie (quelle sì tramontate), l’altro sale sulla torre per dissuaderlo dall’azione di protesta e farlo “ragionare”, cioè prendersi i soldi. Detto in modi spiccioli è la storia della vittoria del capitale sulle nostre vite, chi ha più soldi compra e piega i deboli al suo volere. L’operaio Massa (del profetico La classe operaia va in paradiso di Petri) alla fine ha votato per il re del consumismo, delle tv private e delle leggi ad personam. Salvo da buon operaio teledipendente vuole la televisione come medium di protesta ma ha un sussulto di dignità operaista, perché pur non cambiando idea politica non si piega al diktat del padrone. Mentre Giorgio restando di sinistra (negli ideali) si è piegato a quel diktat (probabilmente in sede di contrattazione) e non si è reso conto che ha smesso di difendere i diritti dei lavoratori. Il terzo protagonista, Luca il custode ipovedente e autistico è memoria enciclopedica del Paese ed è il collante, con il suo gesto di umanità (porta i beni primari) tra i due, nonostante le classiche divisioni e i comuni manicheismi da italiani.

 

locandina

Patria (2014): locandina

 

Non era semplice trasporre un romanzo-saggio magmatico, bellissimo e struggente (vedi anche Il raccolto rosso) di un grande giornalista come Enrico Deaglio. Penna progressista dei nostri tempi, sincera e fuori dal coro. Felice Farina, un piccolo regista che resiste ha saputo – coadiuvato da una squadra di sceneggiatori, collaboratori e di inserti d’epoca – restituire una fetta importante di recente Storia Contemporanea in maniera encomiabile. Cosa eravamo, cosa siamo diventati. PATRIA ha cuore, empatia, dignità e passione. Ha in Francesco Pannofino, Roberto Citran e Carlo G. Gabardini tre straordinari attori che ci fanno vivere emozioni, ricordi, rabbia e voglia di non mollare. Il finale non è un contentino, si chiama Resilienza: dalle sconfitte, dalle macerie occorre ripartire, insieme e più determinati. Grazie PATRIA

 

Francesco Pannofino, Roberto Citran

Patria (2014): Francesco Pannofino, Roberto Citran

 

Francesco Pannofino, Carlo Gabardini

Patria (2014): Francesco Pannofino, Carlo Gabardini

 

Felice Farina

Patria (2014): Felice Farina

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