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Terra lontana

Regia di Anthony Mann vedi scheda film

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La recensione su Terra lontana

di mmciak
8 stelle

"Terra lontana" diretto nel 1954 da Anthony Mann,
devo dire che mi è piaciuto.

La storia si svolge nel 1896, in corrispondenza
della corsa all'oro nel Klondike, Jeff Webster fiuta l'affare
e pensando che i cercatori d'oro avranno bisogno di
carne per sfamarsi decide con il suo amico e socio
Ben Tatum di portare una mandria di bovini in Canada,
guadagnando quello che serve per acquistare una
bella fattoria nello Utah.

Nel tragitto devono attraversare Skagway, ultimo avamposto
statunitense prima del Canada, e qui si scontrano con il
giudice e sceriffo Gannon, il quale in un processo
sommario assolve Jeff dall'uccisione di due mandriani
che avevano cercato di rubargli le bestie requisendo
però le medesime.

Si scopre poi che Gannon è anche colui che fornisce i viveri
ai cercatori d'oro che partono da Skagway verso Dawson City.

Non riuscendo a recuperare immediatamente
i bovini, Jeff e Ben vengono assoldati da Rhonda,
la proprietaria del saloon di Skagway, innamorata di Webster,
per andare a Dawson City, dove la donna ha intenzione
di installare un nuovo saloon.

Il Film prodotto dalla Universal International Pictures,
rappresenta il 26° Lungometraggio dell'esperto
Anthony Mann che con questo lavoro realizza
un Western diverso dai soliti canoni con protagonisti
l'ambientazione dell'Alaska e come protagonista
figura un sembra grandioso James Stewart nel ruolo
di Jeff Webster,che è disegnato in un modo non tanto
positivo,ma saranno gli eventi che lo faranno riflettere,
perché non guarda il prossimo e pensa di vedere solo
per se stesso e si porta dietro l'amico Ben Tatum,
interpretato dal bravo Walter Brennan.

Una particolarità che rende interessante tutto il complesso
e che lei è tra due donne come Rhonda,
la proprietaria del saloon di Skagway e la giovane Renée,
figlia del medico che lui la snobba dandogli dei nomignoli.

Poi sopratutto il tutto è basato sul rapporto tra
Jeff e il giudice e sceriffo Gannon,interpretato
dallo strepitoso John McIntire,che si rende odioso
per i suoi modi e che alla fine tutti abbassano
la testa e fanno quello che vuole,e quando
va in Dawson City e cerca di conquistare
con soprusi e omicidi scuote la sua coscienza.

Bisogna dire che ci troviamo di fronte a un Western
appassionante con un meccanismo ad incastro,
a tratti molto violento e con una particolare
ambientazione,ma si vede che Mann ha realizzato
il tutto credendoci realizzando scene precise
al millimetro, soprattutto quelle di battaglie
e sparatorie fino all'epilogo finale.

Ho trovato un po ridicola la scena dove Gannon
fa un processo verso Jeff che lo fa in un Bar
con un bottiglione di liquore,io non so se
all'epoca era davvero così ma a me ha dato
questa sensazione.

Da segnalare nel reparto tecnico la Fotografia
di William H. Daniels,famoso e autore di questa
di classici con un bel Technicolor.

In conclusione un buon Film,
dove Mann costruisce un Western alternativo
con un personaggio che pensa per sé
senza aiutare il prossimo,ma é l'arroganza
di Gannon gli farà cambiare idea e riflettere
sulle sue convinzioni per un epilogo
per un duello che vedrà anche inaspettate
reazioni di persone,per un Western
appassionante come costruzione,
e bravo al regista a trasmetterla.

Il mio voto: 7.

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