Regia di Ken Kwapis vedi scheda film
Bel siparietto quello messo in scena dal regista statunitense Ken Kwapis, famoso soprattutto per aver lavorato in cabina di regia in serie come Malcom e The Office, altrettanto bravi quelli che lo hanno interpretato, un sempre più grinzoso Robert Redford è un esilarante e dissacrante Nick Nolte, inoltre il film è stato tratto dal diario dello stesso Bryson .
Essendo un film dove c'era Redford come protagonista era molto scettico dal risultato finale, visto che mi è stato parzialmente su i cosiddetti dove quel dramma quasi Shakespeariano di Al is lost - tutto è perduto dove l'unica cosa che ho perso in quella frustante visione furono il mio prezioso tempo e la mia grande pazienza, ma sono stato incuriosito dalla presenza nel cast da Nick Nolte e dopo aver visto il primo trailer, e peraltro io sono un amante dei film On The Road che attraversano la natura selvaggia dove gli esempi più lampanti degli anni 2000 sono In To The Wild - Nelle terre selvagge e Wild, quindi il misto del personaggio stralunato di Nick Nolte e l'ambientazione del film sono stati gli unici due elementi che mi hanno consentito la visione, se fosse stato per Redford sarei passato di certo ad altro.
Come già detto il film è strutturato col genere avventuresco On The Road che in questi anni ha sfornato dei piccoli gioielli sia da parte dell'ambientazione tra foreste e ghiacciai montani, sino ai deserti più primordiali, la cosa che però risalta ancor di più sono i protagonisti "Nick Nolte in primis" che mettono in secondo piano una scenografia come quella che è il famosissimo sentiero degli Appalachi che misura 3.500 km con un dislivello superiore ai 1900 metri di altitudine.
Io personalmente ho visto molto di questo genere, e sinceramente non mi era mai capitato di divertirmi vedendo un lungometraggio basato quasi sempre sulla sofferenza mentale e fisica dei personaggi e sul loro coraggio, volontà e rivalsa personale per migliorare se stessi, questo invece ci viene proposto come una commedia d'avventura, con personaggi di età avanzata e con una vita già bella che vissuta con alcuni problemi ma non da testare questo simile tragitto, sembra in poche parole un film che tratta la crisi di mezza età "in età avanzata" di un uomo che non vuole accettare di essere invecchiato e che di conseguenza non può esibirsi in simili imprese.
Dall'altro lato abbiamo il personaggio di Nolte, dove anche lui non sembra fare questo percorso di vita per scacciare qualche demone "es. l'alcol", ma per il semplice fatto di aver vissuto una vita materiale e vuota, e che cerca a tutti i costi di fare qualcosa per cui essere ricordato almeno da una persona.
A spasso nel bosco quindi non è un film da prendere sul serio come in altri e più lampanti esempi dei survival movie on the road, ma come una simpatica commedia, dove non mancano certo momenti di tensione, ma che vengono stemperati all'istante nel modo in cui vengono affrontati dai due protagonisti, la cosa più sorprendente e che il finale non è come si ci aspetta, ma non vi dico altro per non rovinarvi la sorpresa.
In conclusione questo lungometraggio di Ken Kwapis è una rinfrescante sorpresa nel genere avventuresco, proponendoci dei personaggi carismatici e sarcastici al punto giusto, si ci diverte per tutta la durata con siparietti quasi in stile "Le Comiche di Villaggio e Pozzetto", la trama e ben strutturata e il finale inaspettato per il modo in cui ci era stata presentata la pellicola, consigliato a occhi chiusi, e come sempre è disponibile su Netflix.
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