Regia di Federico Fellini vedi scheda film
E' subito un' immersione nel suo mondo :
narrazione infantile come la voce di chi parla; sequenza in B/N, velocissima con le voci storpiate; megalomania felliniana per le forme (femminili), con l'idea di Anita Ekberg che, come Keaton ne LA PALLA NUMERO 13 (anche se lì era un cinema), esce dal manifesto. Un gioco: è questo vuole essere; un parco gioco dell'immagine ie dei suoi capricci in cui Fellini sciorina la sua immaginazione in continuazione. E non potevamo chiedere niente di meglio.
LE TENTAZIONI DEL DOTTOR ANTONIO è prima di tutto il prodotto della fantasia: analizzarlo e psicoanalizzarlo significherebbe togliere la magia di un sogno messo su pellicola. Il piacere di raccontare .. a modo suo, lo stesso che rende unico il suo cinema, perchè prima di tutto non pensa ma crea: tutto è così istintivo, magicamente improvvisato dalla mente. Morale o desiderio? Etica o innocenza del peccato? Diavolo (la Anitona) o Dio (sotto forma di un Cupido in gonnella che fa da narratore e raccomanda di: BERE PIU' LATTE") che interviene per farci ragionare e non essere bacchettoni? Fino a che punto l'uomo deve coprire l'istinto?
I significati vengono dopo, sbucano dalle tante immagini quasi per caso: bisogna divertirsi e giocare, anche con la morale e le persone, non essere rigidi, ma prendere la vita e il Bel Paese come la coscienza dell'essere incoscenti insegna.
Visivamente è un film di Fellini a 18 carati: tutto quello che la sua fantasia tocca è oro che luccica.
Come definirlo in sinteso: uno scherzo!!! Ma splendido...
Buffo, in formissima. Da ricordare.
Indimenticabile, per come Fellini l'ha filmata.
Sono a corto di complimenti... E' troppo grande...
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