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Tempo d'estate

Regia di David Lean vedi scheda film

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La recensione su Tempo d'estate

di bradipo68
4 stelle

Adoro David Lean,il suo Breve incontro è uno dei film che mi hanno segnato in tutti questi anni di filmovagare e sinceramente mi sono andati quasi di traverso tutti questi pareri positivi su un film che ritengo tra i suoi peggio riusciti.Il Summertime del titolo è una vacanza veneziana di una donna un po'in la'con gli anni, intorno ai 50 ma splendidamente portati,che sembra molto sola piu'per scelta altrui che propria e che sembra molto soffrire,in silenzio,per questa patologica solitudine.Finche'per le calli veneziane incontra un fascinoso antiquario,un vero e proprio tombeur de femme,che le fa trascorrere una vacanza indimenticabile,seppur breve è la felicita'e assai amaro è il distacco.Ora sembra raccontato un nuovo breve incontro una decina d'anni dopo ma dove nel primo film dominava una malinconica e soffusa rassegnazione per un amore destinato a perire inesorabilmente,dove i due amanti mostravano una delicatezza pudica,dove Lean aveva tocco lieve e affettuoso,qui è come se si aprisse la fiera del luogo comune,l'amore e passione tra i due non sollecita una reazione emotiva nello spettatore come nel primo film ,il tocco di Lean non è piu'cosi'lieve e la Venezia che qui fa da sfondo suona fasulla e artefatta.La Hepburn è alle prese con un personaggio bellissimo che fa della sorda malinconia la propria caratteristica dominante ma sinceramente Brazzi col suo fascino immoto e il suo portamento d'altri tempi sembra una caricatura di maschio italiano degli anni 50,è come se Lean avesse preso un modello ottocentesco e lo avesse trasportato inalterato nel nuovo secolo.E poi scusate ma era proprio necessario il personaggio del bambino che la porta per Venezia?Piu'che veneziano sembra napoletano per sguardo furbetto e sveltezza d'ingegno...E poi dovevamo proprio organizzare una sequenza in cui Brazzi antiquario italiano dice all'americana turista appena conosciuta che in Italia qualsiasi cosa si compri si deve trattare sul prezzo?Ma davvero eravamo considerati cosi'arretrati?Detto questo è un film che in me ha suscitato interesse veramente scarso,ha usato poco e male lo sfondo veneziano(probabilmente si voleva evitare l'effetto turistico,non si voleva spedire l'ennesima cartolina),ha una fotografia dai colori tenui che arrivano a essere smunti,racconta una storia gia'vista e raccontata decisamente meglio.Dalla sua parte ha pero'una strepitosa Hepburn che si dedica senza requie all'accattonaggio sentimentale(fa tenerezza quando cerca compagnia,non cerca solo amore)e che è l'unico motivo d'interesse in un film edulcorato e eccessivamente oleografico.Assolutamente stucchevole la scena dell'addio in stazione con lui che mulina le gambette per stare dietro al treno che parte e lei che quasi si tuffa fuori del finestrino per cercare di prendere il pacchetto(un fiore)che lui cerca di porgerle....

Su Gaetano Audiero

il furfantello veneziano...si fosse chiamato Ciro era perfetto come napoletano

Su Isa Miranda

piccola parte ma incisiva

Su Rossano Brazzi

condannato a certi ruoli cerca di svicolare non riuscendoci

Su Katharine Hepburn

eccellente caratterizzazione di un bellissimo personaggio....

Su David Lean

regista che amo ma qui fa un grosso passo falso

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