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Selma - La strada per la libertà

Regia di Ava DuVernay vedi scheda film

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La recensione su Selma - La strada per la libertà

di alan smithee
7 stelle

locandina

Selma - La strada per la libertà (2014): locandina

Selma è la cittadina simbolo dell'orgoglio, della rivendicazione fiera e valorosa della libertà, e della lotta alla discriminazione, che in un paese come gli Usa - da sempre emblema della libertà intesa anche come esaltazione dell'individualismo e dell'intraprendenza, sinonimi e spesso viatici per il successo e la realizzazione personale – diviene, nel suo drammatico processo per la conquista di diritti inalienabili, ancor più dolorosa ed impossibile da accettare, anacronistica e contraddittoria nel paese emblema della democrazia più aperta e concreta.

Le tre marce che caratterizzarono l'apice della protesta da parte del movimento portato avanti con determinazione dal reverendo Martin Luther King e dai suoi discepoli, sono l'epicentro del bel film di Ava Duvernay, dato per favorito poco prima dello svelamento delle candidature Oscar, ma poi dovutosi accontentare di due sole, seppur doverose, menzioni al premio (miglior film e miglior canzone, dimenticando inspiegabilmente quella al miglior attore per l'ottimo David Oyelowo).

David Oyelowo

Selma - La strada per la libertà (2014): David Oyelowo

Le tre marce organizzate per la rivendicazione del diritto di voto che, previsto e proclamato orgogliosamente dalla costituzione americana, risultava di fatto ancora bandito e reso inapplicabile in Alabama ed altri stati del sud ancora nel 1965, sono l'epicentro drammatico di un film certamente non innovativo ed anzi a tratti anche formalmente un po' piatto se non convenzionale dal punto di vista dello stile e delle scelte un po' scontate di regia, ma senza dubbio efficace – ed è quello che forse più conta - per tornare ad affrontare uno dei temi più spinosi, vergognosi e drammatici della recente storia degli Stati Uniti d'America.

Dalla prima spontanea marcia, non a caso ribattezzata “Bloody Sunday” per il numero dei feriti a manganellate e colpi da una polizia armata che attaccò i manifestanti disarmati e pacifici con una furia che suscitò scalpore e fece unire alla protesta anche movimenti bianchi, chiese e professioni di fede fino ad allora tenutesi in disparte nelle problematiche di rivendicazione razziale e di uguaglianza dei diritti tra cittadini di una stessa nazione.

David Oyelowo, Carmen Ejogo

Selma - La strada per la libertà (2014): David Oyelowo, Carmen Ejogo

Ma Selma fornisce anche l'occasione per gli spettatori di imparare a conoscere profondamente una personalità incorruttibile e tenace come Martin Luther King, pacifista e riflessivo, ma essere umano pure lui, con i suoi problemi familiari, le tentazioni fuori dal matrimonio che in un personaggio pubblico come lui risultano ancora più difficili da tenere a bada; la sua indole pacifica ma risoluta, il suo carattere così pacato che lo differenzia ad esempio da un Malcolm X più nervoso e debordante, isterico e istintivo.

Selma inizia con una esplosione brutale e dirompente che uccide quattro ragazzine in uno dei molti attentati di cui furono vittima le comunità nere nella prima metà dei Sessanta, quando i moti di rivendicazione cominciavano a far sentire il grido di vergogna da parte di una gran parte della popolazione ancora trattata alla stregua dei tempi della schiavitù.

Tom Wilkinson, David Oyelowo

Selma - La strada per la libertà (2014): Tom Wilkinson, David Oyelowo

Certo il film insiste un po' eccessivamente su crucci del King uomo, sui timori peraltro giustificati di una moglie che non riesce più a rimanere indifferente alle minacce rivolte anche ai suoi bambini ancora piccoli; e non rinuncia ad una cornice formale che lo rende il classico film di denuncia, corretto ed appassionante, ma anche un po' troppo prigioniero dei propri vincoli e stili classicheggianti, delle proprie ambientazioni calligrafiche e da cartolina, didascalico e un pò eccessivamente formale nella ricostruzione degli ambienti e dell'atmosfera dell'epoca.

Lorraine Toussaint

Selma - La strada per la libertà (2014): Lorraine Toussaint

Prodotto, ma anche interpretato, in un ruolo di contorno più che mai decisivo, dalla celebre conduttrice Oprah Winfrey e da Brad Pitt (nelle sole vesti del produttore), il film si avvale pure di un ottimo Ton Wilkinsons nel ruolo del recalcitrante, troppo prudente ma non certo disinteressato presidente Johnson, mentre tra i ruoli di contorno si riconoscono un mellifluo Tim Roth nella parte dell'infido e xenofobo governatore all'Alabama di quei drammatici anni, e i due bravi attori italo-americani Giovanni Ribisi e Alessandro Nivola.

Oprah Winfrey

Selma - La strada per la libertà (2014): Oprah Winfrey

 

 

 

 

 

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