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Beasts of No Nation

Regia di Cary Fukunaga vedi scheda film

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La recensione su Beasts of No Nation

di DjangoFreeman
9 stelle

Beasts of No Nation è un bellissimo film sulla realtà dei bambini soldato e della guerra. Un film crudo, visivamente potente,con due straordinarie performance da parte di Abraham Attah e Idris Elba, con un ottimo script e una colonna sonora fantastica ed emozionante. Lo trovate su Netflix,infatti è il primo Netflix Original Film.

locandina

Beasts of No Nation (2015): locandina

 

 

 

Beasts of No Nation (qui il trailerè un film del 2015 diretto da Cary Fukunaga (regista della prima stagione di True Detective) ed è il primo Netflix Original Film. Il film è un adattatamento dell'omonimo romanzo scritto da Uzodinma Iweala.

 

Il film ci racconta la storia di Agu, un bambino che vive con la sua famiglia, in un villaggio africano (non ci viene detto dove precisamente). Gioca col fratello, coi suoi amici, va in chiesa , vive una vita tranquilla e abbastanza normale. Ma la guerra arriverà anche nel villaggio di Agu. Sua madre,il suo fratellino e la sua sorellina si rifugeranno nella capitale mentre lui,il fratello,il padre e il nonno rimarranno a casa.  L'esercito arriverà e giustizierà tutta la sua famiglia mentre Agu riuscirà a salvarsi scappando nella boscaglia. Solo e spaventato verrà trovato dai combattenti del NDF, un esercito di ribelli guidato dal Comandante, un personaggio affascinante e carismatico che farà diventare il piccolo Agu una macchina da guerra,un uomo spietato,una bestia.

 

 

 

Agu con la sua voce narrante ci racconta le sue paure, ciò che pensa, la sua storia. La storia di un bambino che all'inizio vive una vita serena e tranquilla con la sua famiglia e poi tutto cambia.

All'inizio ha una vita normale, gioca col fratello, si fanno i dispetti ma nonostante tutto si vogliono bene. Gioca con gli amici, si divertono insieme. Nella scena iniziale lo vediamo giocare con una tv senza schermo cercando di venderla agli abitanti dicendo che si tratta di una tv immaginaria (questa scena enfatizza l'innocenza del bambino). Ho apprezzato che la prima parte del film  sia molto lenta,si prenda il suo tempo per mostrarci la vita di Agu prima della tragedia. Poi quello che vedremo dopo sarà più d'effetto perché comprenderemo meglio il passaggio dalla vita precedente a questa nuova vita. L'infernale vita di un bambino soldato.

Agu viene addestrato a portare un fucile, a sparare, a eseguire una imboscata. Una volta terminato l'addestramento, dovrà partecipare a diversi rituali quasi sacri. Poi Agu diventerà un combattente del Comandante e gli sarà dato anche una sorta d'uniforme. Successivamente sarà anche drogato, il Comandante lo costringerà ad uccidere, anche se lui dice che non vuole ma confessa che ha paura che se non fa quello che fa il Comandante lo possa uccidere. Davvero d'effetto la scena dove Agu sarà costretto ad uccidere un uomo per la prima volta. Un uomo che è solo un ingegnere che non c'entra niente con questo mondo di soldati, ma Il Comandante continua a ripetergli che deve ucciderlo perché lui fa parte dell'esercito che ha ucciso la sua famiglia. E vediamo Agu uccidere quest'uomo con il machete e poi gli verrà consegnato per la prima volta un fucile che dovrà portare sempre con sé.  

Sarà costretto ad usare quel fucile per uccidere ancora molta altra gente.

 

 Il Comandante : "A boy has hands to strangle and fingers to pull fingers. Why you saying a boy is nothing? huh? A boy is very, very dangerous. You understand me? Very dangerous, you understand?"

 

 Il film è veramente crudo,spietato nel mostrarci questa realtà e guardarlo è un vero pugno allo stomaco. Ti fa riflettere su questa realtà e sulla tua vita. Fa riflettere su quanto si possa essere fortunati a non vivere un esperienza del genere.  Un film che ti fa sentire davvero male, che ti fa sentire sfinito dopo che l'hai visto. Al film continui a pensarci anche dopo che l'hai visto,anche a distanza di giorni.

 

La regia di Fukunaga (che è anche il direttore della fotografia) l'ho adorata. Visivamente il film è incredibile (avrei voluto vederlo sul grande schermo) e la fotografia è davvero  immersiva. Percepiamo la paura, la confusione, la rabbia che provano i personaggi.

Ottimo l'uso dei piani sequenza inoltre. Fukunaga aveva dimostrato di saperli usare molto bene nella prima stagione di True Detective (capolavoro) e anche qui sono  incredibili,intensi e potenti. Ho apprezzato il fatto che non sono lunghi questi piani, si aggirano sempre verso il minuto o due minuti,massimo  tre minuti. Il mio preferito del film è un piano sequenza che dura tre minuti circa (1.18.33-1.21.28) e ci fa vedere Agu con la sua squadra che entra in un edificio per saccheggiare e vedere se è rimasto qualche sopravissuto. Una scena davvero potente,crudele, intensa che termina con un ultima inquadratura che mi ha davvero colpito.

Fantastico anche il piano sequenza verso la fine nella trincea. Effettivamente è il preferito  di molti e anche quella è una scena potente ed immersiva.  In pratica ci mostra Agu che deve superare una lunga trincea con dei soldati morti e compagni feriti perché deve raggiungere il campo per prendere delle munizioni. Ed è interessante come ci mostri un Agu ormai completamente indifferente di fronte a tutta questa violenza e a questa morte che vediamo. Passa sopra ai cadaveri come se niente fosse. Inoltre è interessante come ci mostra le condizioni in cui vivono questi soldati, vivono nel fango, con poco cibo,acqua, in condizioni igieniche terribili.

 

 

 

Abraham Attah,l'attore protagonista,è una vera sorpresa. Non ha mai preso lezioni di recitazione in vita sua, l'attore ha detto che è stato avvicinato mentre stava giocando a calcio con gli amici e gli è stato chiesto di fare un audizione ed è stato preso. Mai preso lezioni eppure è davvero convincente nel film. Il suo monologo finale è bellissimo e lui lo recita con grande intensità e credibilità. Ottimo nel rappresentare il personaggio di questo bambino e la sua storia. Nel suo sguardo si vede la paura,la disperazione, la stanchezza di un bambino che ormai non sa più come andare avanti e vorrebbe trovare solo riposo. Vorrebbe ritrovare la madre e i suoi fratellini forse ancora vivi. Prega Dio perché tutto questo possa finire.

Molto importante il tema della religione, della fede in Dio nel film. Agu parla con Dio; la madre diceva spesso di pregare quando era preoccupato (quando se ne sta andando la madre gli dice di pregare sempre) e lui effettivamente lo fa,cerca di trovare conforto in ciò. Dopo che ha ucciso un uomo  per la prima volta però la sua fede inizia sempre più a vacillare e si preoccupa anche della reazione di Dio nei confronti di quello che ha fatto. Verso la fine però vedremo che la sua fede in Dio non c'è più, non a caso non pregherà più.

 

 

 Il Comandante ad Agu: "I will always protect you because you are my son. And a son always protects his father."

 

 

Lo script inoltre è veramente interessante per come descrive i personaggi e i loro rapporti specialmente il rapporto tra Agu e Il Comandante.

Il Comandante è senza dubbio una delle cose migliori del film. Non so perché Idris Elba non sia stato nominato agli Oscar per il ruolo,  francamente non m'importa nemmeno tanto ma è immenso nel film e credo che sia una delle migliori  performance dell'anno, se non la migliore. Il personaggio è semplicemente splendidido. Il Comandante è un personaggio carismatico,affascinante,intelligente, con un ottima conoscenza dell'oratoria. Quando parla tutti pendono dalle sue labbra,anche io spettatore. Riesce a toccare tutti con i suoi discorsi davvero interessanti. Il personaggio però è anche uno spietato guerriero,un manipolatore vero e proprio. Le sue parole corrompono la mente dei giovani ragazzi che credono a quello che dice. Il Comandante sfrutta la loro giovane età e li costringe a fare cose orribili e non mi riferisco unicamente alla guerra. Infatti egli ha anche rapporti sessuali con questi bambini e anche con Agu l'avrà. Prima di questo momento Agu pare cominciasse ad avere fiducia nell'uomo, iniziava a trovarlo sempre più affascinante ma dopo il rapporto Agu non sarà più lo stesso bambino di prima. E inizierà a non  avere più fiducia e fede in nulla. L'unico di cui avrà fiducia sarà il suo amico Stika,un giovane bambino muto con la quale farà amicizia. 

 

 

Idris Elba, Abraham Attah

Beasts of No Nation (2015): Idris Elba, Abraham Attah

Idris Elba

Beasts of No Nation (2015): Idris Elba

 

 

Concludendo,Beasts of No Nation è un film duro e spietato sulla realtà della guerra e dei bambini soldato, è un film visivamente potente,con delle straordinarie performance da parte di Abraham Attah e Idris Elba, con un ottimo script e una colonna sonora fantastica ed emozionante. Se non l'avete visto, recuperatelo, lo trovate su Netflix

 

 

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