Regia di Gianluca Maria Tavarelli vedi scheda film
Non è certo una «storia da dimenticare», come cantava Fabrizio De André nel brano dedicato alla morte di Pier Paolo Pasolini, questa di Tavarelli. Una storia sbagliata, titolo ispirato all’omonima canzone del cantautore genovese, racconta però di altre morti, di altre storie contemporanee. E ci porta in Iraq durante la Seconda guerra del Golfo. A seguire il viaggio di Stefania (Isabella Ragonese) che si unisce a una missione umanitaria. Un percorso dentro se stessa e la sua storia d’amore con Roberto (Francesco Scianna), militare in missione sempre in Iraq. Il posto è lo stesso ma le due vicende, quella di Stefania e quella di Roberto, appartengono a piani temporali diversi. Perché la Storia ha fatto il suo corso. Con un’attenzione ai primi piani e un montaggio parallelo continuo che rischia di essere a tratti didascalico, Tavarelli, che torna al cinema nove anni dopo Non prendere impegni stasera, cerca di costruire insieme agli sceneggiatori Angelo Carbone e Leonardo Fasoli una struttura a doppio binario in cui ognuna delle due situazioni rimanda all’altra, in un gioco di specchi dove, per esempio, le difficoltà del militare a reinserirsi nella vita civile vengono spiegate dal sentimento simile che Stefania scopre anche nei volontari in missione umanitaria. L’interesse del suo personaggio risiede proprio qui, nel tentativo di capire gli altri - ecco il gioco della vestizione con il burqa -, unico modo per conoscere se stessi.
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