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T'amerò sempre

Regia di Mario Camerini vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su T'amerò sempre

di Paul Hackett
6 stelle

Sedotta e abbandonata dal ricco e dissoluto Diego, la giovane Adriana si ritrova a crescere una figlia, soffrendo la stessa solitudine vissuta per anni in orfanotrofio. Nel salone di bellezza nel quale lavora, la ragazza conosce il timido contabile Faustini, che s'innamora di lei e vorrebbe sposarla, ma fa fatica a rivelare i suoi sentimenti e non conosce la sua condizione di ragazza madre, mentre Diego ritorna alla carica, forse pentito dell'abbandono di qualche anno prima o forse solo stuzzicato dalla voglia di una nuova conquista. Nel frattempo, il francese Oscar, proprietario del salone, vorrebbe convincere la sua dipendente ad essere "carina" con un facoltoso finanziatore, avviandola di fatto alla stessa condizione di prostituta che aveva segnato la breve esistenza della madre di Adriana.

 

Melodramma sentimentale girato quasi del tutto in interni, nelle evidenti ristrettezze del periodo bellico (1943), che non rinuncia a qualche nota in stile "Telefoni Bianchi", ma arrivando, in alcuni dettagli (la cruda rappresentazione della povera infanzia di Adriana, con la madre prostituta assassinata da un amante) persino a prefigurare il neorealismo prossimo venturo. Un film misurato ed intenso, forte di un tema universale, che ben si prestava alla fruizione di un pubblico popolare, avido di lacrime e finali consolatori.

 

Alida Valli è bellissima ed è la principale ragion d'essere della pellicola; Mario Cervi impersona bene il mite ed incolore (ma onesto) ragioniere, così come Antonio Centa, con il suo ghigno sornione, stemperato da uno sguardo sottilmente malinconico, si presta ottimamente al suo ruolo di deuteragonista negativo. Ottimi anche i comprimari, a cominciare dallo strabordante francese Jules Berry, fino al grande Ernesto Calindri e all'elegantissima Tina Lattanzi, impegnati in ruoli minori. In regia, il sommo Mario Camerini, che di fatto dirige un remake del suo omonimo lungometraggio di dieci anni prima, con Elsa De Giorgi, Nino Besozzi e Mino Doro.

 

Onesto melò d'altri tempi: 6/10.

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