Regia di Alan Taylor vedi scheda film
Non penso possano più nascere sequel al livello dei primi due TERMINATOR, veri e propri capolavori della cinematografia fantascientifica, i cardini, i punti di inizio di una escalation di produzioni che hanno sfornato centinaia di migliaia di film su questo genere e di questo tipo, in cui robot assassini e viaggi nel tempo la fanno da padrone. GENISYS cerca in qualche modo, di ricollegarsi proprio a quei primi due film, cercando di mischiare il vecchio col nuovo, il passato col futuro in una nuova miscela, che purtroppo però non genera altro che confusione. La sceneggiatura di questo nuovo capitolo della saga creata da James Cameron, ha la pretesa di tornare nello stesso passato del primo Terminator, modificando però gli eventi con una soluzione che appare abbastanza sterile e insensata, e quando ci si addentra sempre più nella storia, risulta difficile trovare una spiegazione a tutte le modifiche apportate alla trama.
Il film riesce ad intrattenere, senza però creare l'atmosfera oppressiva e terrorizzante del primo capitolo, in questo caso non si percepisce la presenza costante del pericolo, tutto è costruito puntando forte sull'azione e gli effetti speciali, rimanendo però un guscio vuoto e senza una costruzione solida, che porta poco a poco alla mediocrità assoluta.
Schwarzenegger cerca di cavarsela come può, portando sullo schermo il personaggio invecchiato ma che ha ancora da dire qualche cosa, come ripete costantemente per tutto il film: "Vecchio, non obsoleto."
Per fortuna si adatta al ruolo e non cerca di rubare la scena ai protagonisti più giovani, che purtroppo però non hanno la stessa forza e carisma degli attori originali.
Un film godibile ma che non riesce nell'intento di dare nuova linfa ad una saga che per me si chiude con il dignitoso TERMINATOR 3: LE MACCHINE RIBELLI.
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