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Black Mass - L'ultimo gangster

Regia di Scott Cooper vedi scheda film

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La recensione su Black Mass - L'ultimo gangster

di gerkota
8 stelle

Un altro film del 2015 da non perdere. Black Mass - L'ultimo gangster si regge per grandissima parte sull’ennesima impeccabile interpretazione di un Johnny Depp fisicamente quasi irriconoscibile. Trucco a parte - che per certi versi rende il suo personaggio troppo caricaturale - il 53enne attore di Owensboro (Kentucky, Usa) non sbaglia niente nell'offrire allo spettatore tutte le sfaccettature caratteriali - per lo più inquietanti - dello psicopatico boss della mala, James Bulger, detto Jimmy, attivo in particolare negli anni Settanta del secolo scorso a Boston. Quello girato con fermezza da Scott Cooper (piuttosto scialba la sua precedente filmografia) è un biografico che, inevitabilmente, si trova a trattare uno dei temi più sfruttati della storia del cinema: mafia importata negli State, gansterismo, brutale sopraffazione, vendetta senza ripensamenti. Un Vallanzasca (un buon riferimento può essere il film del 2010 Vallanzasca – Gli angeli del male, con un perfetto Kim Rossi Stuart) in salsa yankee e, allo stesso tempo, la connivenza con il potere, in questo caso rappresentato dal FBI. Anche in questo film il Federal Bureau of Investigation è tirato in ballo per le tante volte in cui i suoi contatti con la malavita ne hanno minato la credibilità e affidabilità. Detto di Depp, ottima anche la prova del 42enne Joel Edgerton (molto bravo in Warrior nel 2011) nei panni dell'agente amico d’infanzia del malvivente. Il quale fa sì che il ‘suo’ Jimmy abbia la strada spianata per i loschi affari. “A tutti serve un amico - dice al fratello senatore del gangster in uno dei dialoghi più eloquenti del film - persino a Jimmy". Tensione sempre alta, tanta violenza e coinvolgimento dello spettatore mai in discussione. James Bulger è un personaggio che, pure nella sua brutalità (è impossibile tifare per lui nemmeno per un istante), porta con sé un'ombra di umano, che emerge, ad esempio, nel momento della morte del figlio. Da non perdere, voto 7,5.

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