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Suspiria

Regia di Dario Argento vedi scheda film

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La recensione su Suspiria

di Utente rimosso (CinefiloDelirant
8 stelle

Suspiria '1977 - Dario Argento.

 

 

Suspiria oltre a rappresentare il vero debutto nel genere horror di Dario Argento, rappresenta il capostipite della cosiddetta trilogia delle tre madri, trilogia che oltre al titolo in questione comprende i successivi Inferno ('1980) e La terza madre ('2007), la pellicola è tratta molto liberamente dal romanzo "Suspiria De Prufundis" di Thomas De Quincey, la sceneggiatura di Suspiria è stata curata da lo stesso Dario Argento insieme alla allora compagna Daria Nicolodi. In seguito al suo debutto nelle sale cinematografiche nei primi mesi del '1977, Suspiria fu accolto in maniera piuttosto contrastante dalla critica italiana che in molteplici casi stroncò la pellicola in maniera pressapochista come d'altronde accadeva decisamente spesso con il cinema di genere, mentre ottime si rivelarono le critiche estere. Per quanto concerne il botteghino ebbe un buon successo di pubblico in Italia, anche se non riuscì ad imporsi tra le prime posizioni dei maggiori incassi del '1976-77, mentre nel resto del mondo ebbe uno straordinario successo rendendo celebre Dario Argento a livello internazionale.

 

 

Stefania Casini

Suspiria (1977): Stefania Casini

 

 

La pellicola narra la vicenda di Susy Benner, giovane ragazza americana giunta in Germania, più precisamente nella città di Friburgo, per studiare danza in una rinomata accademia, accademia che successivamente si rivelerà essere il covo di una temibile congrega di streghe. In realtà la trama di Suspiria appare come una delle più semplici e basilari che si possano trovare, Dario Argento non ha alcun interesse nel raccontare una vicenda particolarmente intricata nè tanto meno nell'impiegare una narrazione particolarmente complessa, ma preferisce lasciare la parola alle sofisticate inquadrature, quello che Dario Argento fa con Suspiria è prelevare lo spettatore ed immergerlo all'interno di quella che fondamentalmente risulta essere una fiaba nera, ambientata in un mondo prepotentemente dominato da immagini e da suoni, dove la trama alla fine dei conti diviene un elemento decisamente secondario, un mondo onirico composto da lunghi ed inquietanti corridoi e da stanze caratterizzate da arredamenti improbabili, un mondo che coinvolge completamente il fruitore rendendo così qualsiasi avvenimento anche il più improbabile o bizzarro, perfettamente credibile agli occhi di chi guarda. 

 

Jessica Harper

Suspiria (1977): Jessica Harper

 

Alida Valli, Joan Bennett

Suspiria (1977): Alida Valli, Joan Bennett

 

Si potrebbe prelevare ogni singola inquadratura da Suspiria ricavandone delle stampe su tela ed una volta appese ad una parete, funzionerebbero tranquillamente come opere d'arte a sè stanti, ci troviamo dinanzi ad una pellicola dall'estetica assolutamente eccelsa, di chiara ispirazione espressionista oltrechè cromaticamente ispirata a Biancaneve e i sette nani come dichiarato dallo stesso Argento, Luciano Tivoli mette in scena una fotografia caratterizzata dalla prepotenza di colori di tale intensità, che a tratti sembrano quasi assumere la consistenza della vernice, fotografia che viene accostata a suggestive scenografie dalle curiose fattezze e dalle tinte perforanti, i rossi accesi, i verdi smeraldo, i blu oceanici, i gialli ocra, creano così un magnifico insieme dai toni chiaramente fantasy che si sposa alla perezione con i molteplici elementi fiabeschi contenuti all'interno della pellicola. La colonna sonora dei Goblin da annoverare certamente tra le più riuscite della band, non lascia tregua allo spettatore martellandolo costantemente, risultando assolutamente fondamentale ai fini della tensione e dell'angoscia che Suspiria emana da ogni dove.

 

scena

Suspiria (1977): scena

 

La meravigliosa scena iniziale di Suspiria accompagnata dalla prima traccia della omonima colonna sonora, dove vediamo la mitica Jessica Harper recarsi in taxi dall'aeroporto alla famigerata accademia, durante una notte di tempesta in un folle e culminante turbinio di acque, da sola vale l'intera filmografia di moltissimi pseudo-registi. Un capolavoro imprescindibile del cinema horror, oltrechè forse l'opera più riuscita del regista romano, un autore che dopo una serie di pellicole tutte comunque più o meno riuscite durante lo scorrere degli anni '80, come il gradevole thriller Tenebre ('1982)  e l'horror cult Phenomena ('1985) che se vogliamo riprende alcuni elementi di Suspiria, dagli anni '90 in poi purtroppo andrà ad incastarsi in una serie di pellicole sempre più scialbe ed involontariamente trash, pellicole che in alcuni casi sfocieranno assolutamente nell'inconcepibile. Suspiria oltre ad essere un film fantastico in tutti i sensi, rappresenta sicuramente, una delle massime espressioni della poetica Argentiana.

 

Jessica Harper

Suspiria (1977): Jessica Harper

 

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