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Batman v Superman: Dawn of Justice

Regia di Zack Snyder vedi scheda film

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La recensione su Batman v Superman: Dawn of Justice

di AlbertoBellini
2 stelle

Tanti effetti speciali, tanto caos, tanta forma, zero sostanza. Zack Snyder e la propria presunzione distruggono tutto ciò che rende un cine-comic godibile e intrattenente.

 

Ero quasi certo (ribadisco, quasi) che 'Man of Steel' fosse la vetta, insormontabile, di un cinema innegabilmente sbagliato, presuntuoso ed illuso di potersi definire "intrattenimento". A quanto pare, mi sbagliavo di gran lunga.

 

Temendo le azioni incontrollate di un Supereroe semidio, il potente giustiziere di Gotham City affronta il più rispettato eroe dei nostri tempi di Metropolis, mentre il mondo si divide su quale tipo di eroe abbia veramente bisogno. E con Batman e Superman in lotta tra di loro, una nuova minaccia si staglia rapidamente all'orizzonte, ponendo la razza umana nel più grande pericolo mai affrontato prima.

 

Se nel momento in cui si apre il tanto atteso scontro titanico tra uomo e Dio, la reazione di impatto è quella di una rumorosa ma contagiosa risata (che andrà poi a coprire tutti quei micro momenti nei quali dovrebbe verificarsi un silenzio drammatico), è chiaro, sin dal primo momento, che qualcosa non quadra. Come ho già ripetuto in passato, non sono un amante dei fumetti, né dell'infinito filone cinematografico derivato da essi, ma mi hanno sempre affascinato figure quali Batman, Joker, Daredevil o Spiderman, pur non avendo mai letto nulla al riguardo. Questo 'Batman v Superman' si presentò, in partenza, come un qualcosa che avrebbe deviato dal classico "cine-comic", nonché, dalla trilogia di Christopher Nolan, 'The Dark Knight'. Deviato, sì, ma nel senso più negativo del termine.

 

 

Ora, io non possiedo alcuna laurea, ne riconoscenza ufficiale in campo cinematografico, non sono un critico e le mie seguenti parole varranno quanto il nulla, ma sono più che certo dell'abissale qualità nel reparto tecnico. Ogni qualsivoglia autore che si rispetti, nel corso della settima arte, ha fondato una personale visione artistica nelle proprie opere. Suddetta visione, per Zack Snyder, è la totale incapacità di dar vita ad un racconto lineare con la costruzione di immagini e suoni; quest'ultimi, agevolati da un imbarazzante montaggio, realizzato senza la benché minima idea o conoscenza di esso, non risultano altro che un'accozzaglia di sequenze fine a se stesse, prive di una logica conseguenziale. Per quanto riguarda l'azione, le sequenze (in particolar modo, nella seconda parte) sono state, anche in questo caso, mal pensate e gestite. L'assenza di empatia o epicità come, al contrario, voglia far credere la mente dietro al tutto, non provocherà alcun interesse nello spettatore (me, in questo caso).

 

Gli stessi protagonisti non trasmettono alcun interesse, a partire da Henry Cavill: per quanto possa essere fisicamente perfetto, l'unico acciaio percepibile in lui è quello del proprio talento recitativo. Ben Affleck (devo ammetterlo) funziona come Bruce Wayne, un po' meno come Batman. La terribile sceneggiatura di Terrio e Goyer ha limitato di gran lunga l'approfondimento sull'uomo pipistrello, che avrebbe potuto dare molto di più. Non mi espongo sulla Wonder Woman di Gal Gadot, uno dei caratteri più inutili, messa a modino nell'inquadratura (stesso discorso per la povera Amy Adams) con l'unico scopo di aumentare gli "eroi" e il caos derivato da essi. Inoltre, dispiace che un grande attore come Jesse Eisenberg venga, imbarazzatamente, utilizzato per creare una più che fastidiosa macchietta (Lex Luthor). Infine, troviamo (purtroppo per lui, aggiungerei) il grande Jeremy Irons nei panni del buon Alfred Pennyworth/Lucius Fox, forse l'unica vera nota di merito nel cast.

 

 

Con le (a tratti) interessanti ma ripetitive musiche di Hans Zimmer e Junkie XL, ennesimo strumento per creare scompiglio, Zack Snyder si riconferma essere il presuntuoso ed ipocrita che ebbi la sfortuna di conoscere con l'abominevole '300', le origini di un interminabile abisso, profondo quasi quanto la miriade di buchi presenti nella sceneggiatura di quest'ultima fatica (per lo spettatore di superare i 150 minuti di durata). Se tutto ciò dovrebbe rappresentare l'inizio di una Justice League (gli Avengers di casa DC) diretta anch'essa da Snyder, temo che Warner Bros. debba chiudere baracca e burattini, abbandonando definitivamente questo inutile progetto di prevalere sul Marvel Cinematic Universe, di gran lunga più razionale nel produrre le proprie (godibili) pellicole.

 

Tanti effetti speciali, tanto caos, tanta forma, zero sostanza. 'Batman v Superman' si aggiudica così, istantaneamente, il primo posto sul podio degli obbrobri cinematografici targati 2016.

 

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