Regia di Paolo Ruffini vedi scheda film
Un capolavoro misconosciuto del Neo - Neorealismo italiano ....
Durante un tedioso pomeriggio festivo piovoso , ho avuto finalmente l' occasione di ammirare quest' opera del nuovo enfant prodige del Neo - Neorealismo italiano , Paolo Ruffini . Infatti Egli , come gli illustri predecessori quali Rossellini e De Sica , ha l' abitudine di approfondire importanti tematiche sociali ( in questo caso le difficoltà familiari e la sofferenza mentale ) , facendo ampio uso di attori non professionisti , presi letteralmente dalla strada ! E questi , nondimeno , riescono a dare il meglio di loro stessi in ruoli impegnativi che avrebbero fatto tremare le vene dei polsi di grandi mattatori del passato , come i compianti Salvatore Baccaro e Jimmy il Fenomeno ... Le perle che imprezioscono questa pellicola sono tante , ma mi sento di sottolineare senz' altro l' interpretazione di Paolo Ruffini nel ruolo dello struzzo Beep Beep e quella di Angelo Pintus nella parte dello schizzato , in cui entrambi si calano con estrema naturalezza ... Valore aggiunto di questo film ( che farà la Storia del Cinema Italiano ) è , senza tema di smentita , la rigorosa ed inappuntabile sceneggiatura , scritta non da uno Zavattini o da un Amidei qualsiasi , bensì da giganti dell' intellighenzia nostrana come lo stesso Ruffini e Giovanni Bognetti , già autori del precedente capolavoro " Fuga di cervelli " .
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