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Sua Eccellenza si fermò a mangiare

Regia di Mario Mattòli vedi scheda film

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La recensione su Sua Eccellenza si fermò a mangiare

di cherubino
8 stelle

Farsetta antiquata? A mio parere è una piacevolissima commedia che con sorridente indulgenza mette alla berlina vizi e comportamenti dell'Italia di per sè "farsesca" del ventennio. Molto divertente. Vianello e Tognazzi (e le Signore) fanno squadra con un Totò capace anche di non farla una volta tanto da mattatore.

 * SUA ECCELLENZA SI FERMO' A MANGIARE (1961)

https://www.youtube.com/watch?v=PEN4g75BdLk

 

Mario Mattoli ha girato con TOTO' ben SEDICI film*: è il record; e questo è stato l'ultimo. Lo segue, non molto staccato, Camillo MastrocinqueBasta questo per essere grati ad entrambi, per tutto il divertimento che ci hanno dato e penso continueranno a dare anche alle generazioni future, giacchè il Principe è immortale.

Gran merito di entrambi è stato quello di far sentire sempre a proprio agio questo nostro impareggiabile artista, consentendogli così di sprigionare il suo immenso personalissimo talento, con libertà di improvvisazioni irripetibili, sia quando soggetto e cast fossero validi sia quando tutto fosse affidato esclusivamente al suo estro. Assecondandolo con empatia, come lui stesso ha sempre lasciato capire.

 

In questo "canto del cigno" della coppia c'è una interessante particolarità, non esclusiva ma neppure frequente: Totò non è solo, come accaduto di rado, ne', come quasi sempre, si giova di una validissima "spalla" (basta un nome: Peppino) o di un altrettanto valido "antagonista" (esempio classico: Fabrizi). 

Qui, pur emergendo, il suo personaggio non la fa da "mattatore" sovrastando gli altri bensì, con rara misura dimostrata dall'interprete, "partecipa" (come accade di norma agli attori appunto "normali") alla buona riuscita della commedia: commedia che in buona parte ha i tratti di una vera e  propria pochade, con le gags tipiche, ma che risulta anche piacevole perchè mette alla berlina - seppur con sorridente indulgenza - vizi e comportamenti dell'epoca in cui c'era "LUI".

Lui chi? Tutti lo sanno, escluso Totò, che lo scoprirà solo alla fine, subito approfittandone.

 

C'è spazio, dunque, per le performances dei principali altri interpreti che lo circondano e che sono tutti, secondo me, veramente  bravi a contribuire al buon esito della commedia: una "squadra" affiatata i cui componenti ho rivisto con autentico piacere.

A cominciare da Ugo Tognazzi "prima maniera" (Ernesto, "salvato" da un fantomatico Dottor Tanzarella di Cavarzere che parla napoletano) e dal suo partner dell'epoca Raimondo Vianello (Sua Eccellenza il Ministro, che teme per la sua carriera politica per aver "fatto cilecca" una volta).

E poi una giovane Virna Lisi (moglie di Ernesto splendida e gelosa ma freddina: "Monte Bianco"), Lia Zoppelli, perfetta (la suocera, baronessa, che la sa ben più lunga) e una frizzante Lauretta Masiero (rivale in amore della moglie, non sconosciuta al Ministro).

E per finire, in ruoli più defilati ma significativi, due attori che cinquant'anni fa erano ben noti: Vittorio Congia (segretario del Ministro, cui elargisce i suoi saggi consigli per evitargli grane) e Francesco Mulè (il Commissario, addetto alla protezione di Sua Eccellenza, che per far carriera chiederà aiuto al "Dottor Tanzarella": "Le sto per fare un servizio che non dimenticherà").

 

Non mi sembra che questo film sia fra i più apprezzati di Totò: per me può tranquillamente aggiudicarsi le quattro stelle.

 

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1) I due orfanelli (1947).

2) Fifa e arena (1948).

3) Totò al Giro d'Italia (1948).

4) I pompieri di Viggiù (1949).

5) Tototarzan (1950).

6) Totò sceicco (1950).

7) Totò terzo uomo (1951).

8) Un turco napoletano (1953).

9) Il più comico spettacolo del mondo (1953).

10) Miseria e nobiltà (1954).

11) Il medico dei pazzi (1954).

12) Totò cerca pace (1954).

13) Totò, Peppino e le fanatiche (1958).

14) Signori si nasce (1960).

15) Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi (1960).

16) Sua Eccellenza si fermò a mangiare (1961).

 

 

 

 

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