Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Opera poco conosciuta che brilla di luce propria grazie a una trama ben imbastita, a un minimo di analisi sociale e -non serve dirlo- a un grande Totò supportato alla grandissima da Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello.
Sorprendentemente ignorato da ogni lista dei migliori lavori di Totò, questo “Sua eccellenza si fermò a mangiare” diventa così un prodotto semisconosciuto (io ad esempio l'ho visto l'altra sera per la prima volta, mentre tanti altri suoi film li conosco, grazie alla TV, sin da quando ero bambino). La qualità è però ottima, con una trama ben imbastita dove gli equivoci non sono né banali né fine a se stessi, e dove l'analisi sociale di un dato momento (i primi anni del fascismo, nella fattispecie) non è costretta in un angolo dalla comicità a tutti i costi. E poi c'è lui, il Principe, ineguagliabile nel suo miglior periodo, accompagnato peraltro da Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello, spalle di gran lusso. Da non perdere.
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