Per la diciannovenne Jay l'autunno dovrebbe essere solo scuola, ragazzi e fine settimana al lago. Dopo un incontro sessuale apparentemente innocente, Jay si ritrova però afflitta da strane visioni e dall'inevitabile sensazione che qualcuno o qualcosa la stia seguendo. Di fronte a tale realtà, Jay e le sue amiche adolescenti devono trovare un modo per sfuggire agli orrori che sembrano stare a pochi passi da loro.
Suspance poca, paura nulla, è un presunto horror deludente per davvero di cui si può salvare giusto il rapporto diretto fra sesso e demonio. Voto: 2 stelle (2024)
Classico film horror per teenagers, ma migliore di tanti altri. La prima metà del film è davvero buona, poi nella seconda metà si cade un po' nel grottesco e illogico e il finale delude. Nel complesso comunque, la mia valutazione è di sufficienza piena.
"Guardami!, ma senza dare nell'occhio!", o: il ruolo del genitore. Coming of Age: principio d'autunno a Detroit, sobborgo di Chernobyl, nel vicino retro-futuro (onirico) ricolmo di post-modernariato: mentre non li guardavamo i ragazzi(ni) di "the Myth of the American SleepOver" sono "cresciuti" (tra un T.S.Eliot a scuola e un Dostoievskij a casa).
Un mondo di soli adolescenti, non si capisce con chi vivono, non si capisce se si vogliono bene o no, non si capisce perchè fare un film che non è horror, ma non è nemmeno drammatico, cosa vuole farci intendere tra le righe? Che un solo rapporto può portare l'Aids? Che questa malattia ti segue come il tuo peggior incubo? Forse. Spero. sennò...Puah!
Finalmente un horror adolescenziale ben costruito, dalla direzione già matura e gli echi carpenteriani. Qualche defaillance narrativa c'è ma non pregiudica il risultato più di tanto.
Bellissimo teen-horror innovativo e ben girato. Perfetta metafora del dilemma adolescenziale se sia peggio fare sesso o non farlo, vira velocemente nel quasi-noir a forti tinte carpenteriane, con generosi prestiti a Shyamalan. Apprezzabili l'ambientazione stile Detroit, le panoramiche circolari, ma soprattutto il commento musicale geniale. Voto 7.
Un horror che rinuncia agli effetti speciali,tanta paranoia,tante allucinazioni....prendere o lasciare....io ho preso e gli ho dato 3 Stelle e mezza....bye
Horror anomalo dalle atmosfere oniriche e rarefatte, in cui la paura è un qualcosa di inspiegabile e indefinito eppure tangibile e onnipresente. Abbastanza originale nel suo intento senza risultare troppo saccente, ma neanche così morbosa da spaventare davvero.
Alla base di It Follows vi è una straordinaria intuizione da parte di Mitchell, e una grande cultura cinematografica dimostrata nella resa tecnica della pellicola. Un film che aggiunge senza dubbio qualcosa di nuovo al genere. Per lo spettatore non è altro che un angosciante viaggio psicologico dal quale è impossibile non restare turbati.
non mi è piaciuto..intanto non lo ritengo minimamente horror,ma thriller e c'è un gran bella differenza..categoria a parte non l'ho trovato per nulla originale e le poche trovate del regista le reputo assurde e spesso troppo tirate,ricorrendo,aimè,alla banalissima eccessiva stupidità dei protagonisti,vista più e più volte in un'ora e mezza VOTO:4,5
Un film che proviene dai tuoi peggiori incubi, un film che strizza l'occhio a delle vite (quelle dei protagonisti) che sembrano più dover finire che iniziare, tutto poi è amalgamato dalle atmosfere letteralmente allucinate e stranianti.
Il supposto miglior film horror del decennio è in realtà una pellicola inconsistente, genialmente costruita per strizzare l'occhio al cinefilo. Ma tolte le suggestioni, abilmente gestite da un regista che non è certo uno sprovveduto, quel che resta è davvero poco!
Amore e Morte. Da sempre collegati nella letteratura, il film mostra letteralmente il legame viscerale tra queste due sfere.
Horror innovativo, giocato su studiati e attenti particolari, con musiche e inquadrature a tratti inquietanti.
Un viaggio nella paranoia e nell'insicurezza dei giovani.
Horror 2.0
Un oggetto filmico complesso ed interessante, il quale, avvalendosi di un linguaggio teorico, crea l'orrore attraverso l'ossessione scopica [si potrebbe fare un parallelismo con "Under the Skin"; in ambedue le pellicole, questa morbosità è riscontrabile nell'occhio - rapportato ovviamente al mezzo cinematografico - del pubblico, del regista e… leggi tutto
Trilogia Horror ( It Follows - BabaDook - the VVitch ) / 1 : Benvenut* nell'AIDS, o : il tuo dolore (non) placa il mio.
• Premessa. “Ogni critico, ahimè, è la triste fine di qualcosa che è cominciato come sapore, come delizia da mordere e da masticare.” Julio Cortázar - “el Perseguidor” - 1959… leggi tutto
Detroit è diventata (purtroppo) qualche anno fa l'emblema della crisi che affligge il sistema economico del mondo contemporaneo. Travolta dai debiti, la motor city che negli anni '70 era diventata uno dei simboli del modus vivendi made in U.S.A., città dell'automobile e del rock (Detroit rock city) ha dovuto dichiarare fallimento.
Periferie svuotate, edifici abbandonati… leggi tutto
Selezione strettamente personale dei migliori film horror che ho guardato nel corso della mia vita (non sono in ordine di preferenza).
Playlist in continuo aggiornamente....
Che sia il fantasma del rimorso che logora e perseguita i protagonisti o che sia il piacere del sesso visto come maledizione esistenziale, il film di Mitchell flirta con l’horror psicologico, ne utilizza la mortifera poesia e lo scheletro labirintico, tra realtà e visione, incanto e delirio. Geometrie carpenteriane nella struttura visiva, riverberi craveniani nel…
Il futuro alle spalle - It Follows
It Follows si apre con una scena che in qualche modo chiarifica fin da subito il significato del film, una lenta panoramica circolare che mostra una ragazza scappare impaurita da qualcosa di invisibile, con in sfondo un tipico quartiere di periferia americano. Questa circolarità non è solo una scelta stilistica per presentarci uno dei…
Horror di notevole impatto, teso e intelligente, quasi crepuscolare, e capace di rendere plausibile una minaccia ultraterrena particolarmente anonima ma inserendola perfettamente in un contesto quotidiano e reale, per quanto comunque allegorico. In realtà, più che un horror vero e proprio, It Follows (letteralmente "la cosa che ti segue") è un film che si serve del…
E' il turno di questa ennesima pellicola, genere horror psicologica. Trasmette angoscia e paura e in certe scene spaventa, in senso buono, visto che è tutto curato in dettagli, le piccolezze di questo film lo fanno diventar un ottimo film! Buona la colonna sonora, giusta ed incalzante nel film. Finale "accettabile". Uno dei migliori film del genere, usciti ad oggi. Sebbene il cast…
"It Follows" diretto nel 2014 da David Robert Mitchell, devo dire che è un gioiello. La storia si svolge in Michigan, e racconta della diciannovenne Jay dove l'autunno dovrebbe essere solo scuola, ragazzi e fine settimana al lago. Dopo un incontro sessuale apparentemente innocente, Jay si ritrova legata e narcotizzata da questo ragazzo che gli dice che è perseguitato …
Avvertenza: non ho la pretesa né la presunzione che questa possa essere una lista di sconsigli, perché ognuno ha le proprie idee e i propri gusti riguardo al cinema. Si tratta al contrario di una…
Perchè essere appassionati al genere HORROR? Perchè si è strani o perversi? O magari potenziali Serial killer? No, semplicemente perchè chi vede un film o va al cinema vive di emozioni (o…
Grande horror, ricchissimo di spunti, ispirazioni, tecnicamente pregevole. È il secondo lungometraggio di David Robert Mitchell che realizza un film spiazzante, giocando assai bene con le regole classiche della tensione e della paura. L’incipit, angosciante, vede una ragazza fuggire dalla propria casa incurante dei richiami dei genitori e degli attoniti vicini. Scappa, non si sa da…
“The Strange Thing About the Johnsons”, il mediometraggio (29') scritto e diretto da Ari Aster, suo lavoro d'esordio (è la tesi di laurea per l'American Film Institute) del 2011, cui…
CAPOLAVORI, NOSSIGNORE!*
I SUPPOSTI “GRANDI FILM” DEL DECENNIO CHE PROPRIO NON HO DIGERITO
*chiedo venia sin da subito a Leman per il mezzo scippo del titolo di una sua playlist di non…
Ed ecco, ordunque, a otto giorni dall'inopinata pubblicazione del precedente post (eccolo qui: //www.filmtv.it/post/37559/ma-che-diavolo-vedono-i-critici-o-i-film-brutti-parte-i/), come promesso (non che debba…
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Commenti (32) vedi tutti
Quando l'ansia si trasforma in forma
leggi la recensione completa di darkglobeSuspance poca, paura nulla, è un presunto horror deludente per davvero di cui si può salvare giusto il rapporto diretto fra sesso e demonio. Voto: 2 stelle (2024)
commento di robynestaClassico film horror per teenagers, ma migliore di tanti altri. La prima metà del film è davvero buona, poi nella seconda metà si cade un po' nel grottesco e illogico e il finale delude. Nel complesso comunque, la mia valutazione è di sufficienza piena.
commento di Yusaku87"Guardami!, ma senza dare nell'occhio!", o: il ruolo del genitore. Coming of Age: principio d'autunno a Detroit, sobborgo di Chernobyl, nel vicino retro-futuro (onirico) ricolmo di post-modernariato: mentre non li guardavamo i ragazzi(ni) di "the Myth of the American SleepOver" sono "cresciuti" (tra un T.S.Eliot a scuola e un Dostoievskij a casa).
leggi la recensione completa di mckUn mondo di soli adolescenti, non si capisce con chi vivono, non si capisce se si vogliono bene o no, non si capisce perchè fare un film che non è horror, ma non è nemmeno drammatico, cosa vuole farci intendere tra le righe? Che un solo rapporto può portare l'Aids? Che questa malattia ti segue come il tuo peggior incubo? Forse. Spero. sennò...Puah!
commento di GabryLedConvincente e imperdibile Da Vedere!!
commento di giuse03Uno degli horror più riusciti degli ultimi anni
commento di monsieur opalUn film veramente insulso,un horror(??) senza capo né coda.Scimmiotta i (veri)Capolavori horror del passato.Voto 1(dato con eccessiva generosità).
commento di clarequiltyUn omaggio ai b-movie anni '80, con citazioni ad Halloween e La cosa in bella evidenza.
leggi la recensione completa di undyingFinalmente un horror adolescenziale ben costruito, dalla direzione già matura e gli echi carpenteriani. Qualche defaillance narrativa c'è ma non pregiudica il risultato più di tanto.
commento di Stefano LDiscreto film horror, riesce pure ad essere abbastanza originale. Musiche interessanti.
commento di green70Come una regia può reggere (e supplire) da sola a una scrittura non eccelsa.
commento di fra_pagaLento e poco riuscito . Se poi fosse davvero una ( tardiva ) metafora dell' AIDS ancora peggio ....
leggi la recensione completa di daniele64Bellissimo teen-horror innovativo e ben girato. Perfetta metafora del dilemma adolescenziale se sia peggio fare sesso o non farlo, vira velocemente nel quasi-noir a forti tinte carpenteriane, con generosi prestiti a Shyamalan. Apprezzabili l'ambientazione stile Detroit, le panoramiche circolari, ma soprattutto il commento musicale geniale. Voto 7.
commento di ezzo24Una scemenza senza capo ne coda. Tempo perso.
commento di corradopInizialmente un po' troppo lento, poi comincia ad ingranare e ti ci trovi immerso. Mi aspettavo di più dal finale.
commento di ValekHorror sopravvalutato
leggi la recensione completa di Furetto60Non mi piace il genere ma qua devo fare un'eccezione, è veramente notevole.
leggi la recensione completa di tobanisVerginità Perduta
leggi la recensione completa di LucaJazz94Un horror che rinuncia agli effetti speciali,tanta paranoia,tante allucinazioni....prendere o lasciare....io ho preso e gli ho dato 3 Stelle e mezza....bye
commento di ezioIl piacere di un normale rapporto sessuale apre la porta ad un incubo...che ti segue.
leggi la recensione completa di Depp“La Vita è una malattia sessualmente trasmissibile con esito inevitabilmente mortale” ~ Oscar Wilde
leggi la recensione completa di Utente rimosso (SillyWalter)Horror anomalo dalle atmosfere oniriche e rarefatte, in cui la paura è un qualcosa di inspiegabile e indefinito eppure tangibile e onnipresente. Abbastanza originale nel suo intento senza risultare troppo saccente, ma neanche così morbosa da spaventare davvero.
leggi la recensione completa di Fanny SallyLentissimo, noiosissimo, sopravvalutatissimo
leggi la recensione completa di AbbiAlla base di It Follows vi è una straordinaria intuizione da parte di Mitchell, e una grande cultura cinematografica dimostrata nella resa tecnica della pellicola. Un film che aggiunge senza dubbio qualcosa di nuovo al genere. Per lo spettatore non è altro che un angosciante viaggio psicologico dal quale è impossibile non restare turbati.
leggi la recensione completa di Gabriele_LasUn trilorror che funziona.
leggi la recensione completa di SredniVashtarNon voglio gridare al capolavoro, ma di certo è un film interessante.
leggi la recensione completa di Carlo Cerutinon mi è piaciuto..intanto non lo ritengo minimamente horror,ma thriller e c'è un gran bella differenza..categoria a parte non l'ho trovato per nulla originale e le poche trovate del regista le reputo assurde e spesso troppo tirate,ricorrendo,aimè,alla banalissima eccessiva stupidità dei protagonisti,vista più e più volte in un'ora e mezza VOTO:4,5
commento di supervale222Un film che proviene dai tuoi peggiori incubi, un film che strizza l'occhio a delle vite (quelle dei protagonisti) che sembrano più dover finire che iniziare, tutto poi è amalgamato dalle atmosfere letteralmente allucinate e stranianti.
leggi la recensione completa di cazzeggiatore del millennioIl supposto miglior film horror del decennio è in realtà una pellicola inconsistente, genialmente costruita per strizzare l'occhio al cinefilo. Ma tolte le suggestioni, abilmente gestite da un regista che non è certo uno sprovveduto, quel che resta è davvero poco!
leggi la recensione completa di GIANNISV66It Follows non è il solito filmetto da buttare in sala quando fuori fa troppo caldo: è un vero gioiello di fredda, lucida tensione.
leggi la recensione completa di cinephilexAmore e Morte. Da sempre collegati nella letteratura, il film mostra letteralmente il legame viscerale tra queste due sfere. Horror innovativo, giocato su studiati e attenti particolari, con musiche e inquadrature a tratti inquietanti. Un viaggio nella paranoia e nell'insicurezza dei giovani.
leggi la recensione completa di diglett