Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Martino rilegge il thriller all'italiana di Mario Bava in maniera nient'affatto banale con un film di atmosfere dove livello di tensione e tasso di erotismo non calano in nessun momento.
Prima di realizzare questo “Lo strano vizio della signora Wardh” comparivano nel curriculum di Sergio Martino soltanto due pseudo-documentari di scarso valore, oltre al modestissimo sequel dello spaghetti-western “Arizona Colt”. Insomma, un inizio di carriera che lasciava ben poco spazio all'ottimismo. Eppure, contro ogni pronostico e sempre sotto l'egida di suo fratello Luciano, Sergio Martino dimostrò qui di non essere un brocco, rileggendo il giallo/thriller all'italiana figlio di Mario Bava in maniera nient'affatto banale e indubbiamente affascinante. Più che sulla storia in se, dignitosissima ma certo non originale, il film (con)vince sul terreno delle atmosfere, aiutato in questo dalla magistrale colonna sonora firmata Nora Orlandi, le cui note sapientemente fuse con le immagini da Martino, potete star certi che continueranno a risuonarvi nelle orecchie per giorni dopo aver veduto il film. Altissimo poi il livello di tensione, e altrettanto dicasi per il tasso di erotismo, punto quest'ultimo i cui meriti vanno divisi tra l'autore (25%) e una giovane e sensualissima Edwige Fenech (75%) non ancora svendutasi alla commedia scollacciata.
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