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La camera azzurra

Regia di Mathieu Amalric vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La camera azzurra

di hupp2000
8 stelle

Originale e molto sensuale adattamento di un celebre romanzo di Georges Simenon. Ottimi i quattro interpreti principali.

I romanzi di Georges Simenon sono una vera manna per gli sceneggiatori, come testimoniano le quasi 80 trasposizioni cinematografiche e il centinaio di adattamenti televisivi che ne sono derivati. Nel 2014, è la volta di Mathieu Amalric che dirige “La chambre bleue”, dopo averne curato la sceneggiatura insieme alla compagna Stéphanie Cléau. Vi si racconta di un adulterio con tanto di “femme fatale”, un omicidio o forse due e un procedimento giudiziario che conduce la coppia fedifraga all’ergastolo. Fin qui, un canovaccio visto mille volte, ma la trovata molto originale è la ricostruzione della vicenda attraverso una serie di flashback che lasciano allo spettatore il dubbio non su chi siano il colpevole o i colpevoli, bensì su chi siano la vittima o le vittime. Da questo punto di vista, la serie di interrogatori in fase preliminare è un crescendo continuo che incrementa sapientemente la curiosità dello spettatore, portandolo a farsi a sua volta giudice. Anche se di una durata di solo 75 minti, il film si concede il tempo dell’osservazione dettagliata della vita coniugale del protagonista e dei suoi incontri clandestini con l’amante. Quest’ultima è interpretata con ostentata sensualità e uno spirito quasi diabolico dalla succitata Stéphanie Cléau, ma in termini di talento recitativo viene a parer mio superata dalla bravissima Léa Drucker nel ruolo della moglie tradita. Merita poi una menzione particolare la prestazione di Laurent Poitrenaux in veste di giudice istruttore, funzionario calmo quanto ostinato e traghettatore del pubblico verso la soluzione del torbido caso. Appare altresì indovinata la scelta del formato immagine 1:33, che consente una più profonda immersione nell’intimità di entrambe le coppie nelle scene di forte quanto giustificato erotismo.

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