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La storia del generale Custer

Regia di Raoul Walsh vedi scheda film

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La recensione su La storia del generale Custer

di degoffro
8 stelle

Biografia romanzata di George Armstrong Custer (1839-76), dal suo arrivo nel 1857 all'Accademia militare di West Point, dove si guadagnerà la palma di soldato più indisciplinato e incompetente dell'esercito americano fino al suo sacrificio a Little Big Horn, combattendo contro i Sioux di Toro Seduto. Il poderoso, epico e trascinante racconto di Raoul Walsh si concentra sull'uomo Custer, (un eccezionale e vigoroso Errol Flynn) inquadrandolo nella sua duplice natura: da un lato coraggioso, indipendente, puro, semplice, eroico (continua a ripetersi "va dove tuona il cannone"), sempre pronto al sacrificio, onesto ed integerrimo, capace di opporsi con ostinazione e fermezza agli sporchi, ingannevoli, avidi e subdoli giochi politici pur di mantenere la parola data al capo dei Sioux (un giovanissimo Anthony Quinn) e rispettare così il sofferto ma fondamentale trattato di pace concluso tra esercito e indiani. Dall'altro però un uomo vanitoso, facile alla bottiglia, ambizioso ("Cosa la porta a West Point?" gli viene chiesto al suo arrivo all'Accademia e la sua risposta è "La gloria! Ci sono più statue di generali che di borghesi"), irascibile, orgoglioso, presuntuoso, arrogante, superficiale, irresponsabile, poco propenso ad accettare le regole o gli ordini imposti dall'alto, ribelle e svogliato, impositivo, molto abile e strategico nell'ottenere quello che vuole. Ritmo appassionante, interpreti prodigiosi (compresa un'intensa e commovente Olivia De Havilland, magnifica quando porge l'ultimo saluto al marito, ben consapevole di quello che sarà il suo destino), gustosi e apprezzabili tocchi di commedia (specie i primi "turbolenti" incontri tra Custer e il padre della sua futura moglie), grandi sequenze di battaglie culminanti nel celeberrimo scontro tra il 7° Cavalleria e gli indiani. Tra i protagonisti da ricordare infine Hattie Mcdonald, la celebre Mammy di "Via col vento", anche qui nei panni dell'amabile e materna governante della protagonista. Sarà grazie al suo buon cuore e alla sua abilità nell'imitare il verso della civetta (in una gag irresistibile e molto spiritosa) che Custer, subito dopo essere stato cacciato malamente dalla casa del padre di lei, potrà reincontrare nuovamente la fidanzata, manifestandole tutto il suo amore e chiedendola in moglie.
Voto: 7 e mezzo.

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