Espandi menu
cerca
Carol

Regia di Todd Haynes vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Antisistema

Antisistema

Iscritto dal 22 dicembre 2017 Vai al suo profilo
  • Seguaci 56
  • Post -
  • Recensioni 631
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Carol

di Antisistema
8 stelle

La mano che Carol (Cate Blanchett), posa sulla spalla destra della giovane e delicata Therese (Rooney Mara), innesca un viluppo di emozioni sottaciute e celate innanzi alla società, facendo trasalire all'istante  la giovane ragazza, mentre la mano poggiata distrattamente dal suo amico Jack sulla spalla sinistra, la lascia totalmente indifferente. È giusto quindi che un contesto sociale bigotto e retrogrado, possa negare tutta una serie di reazioni emotive, cagionate da un contatto tattile, anche se innescate da una persona appartenente allo stesso sesso? La risposta che ottimo dal film Carol (2015), è assolutamente negativa, visto che Haynes dopo oltre 10 anni dal bel Lontano dal Paradiso (2003), costruisce una pellicola tutta al femminile, arrivando comunque alle medesime conclusioni.

 

Sarah Paulson

Carol (2015): Sarah Paulson

 

Therese è una giovane ragazza, che svolge un lavoro insoddisfacente come commessa in un negozio di giocattoli e vive una relazione poco approfondita con il fidanzato Richard. A svegliarla dal torpore interviene la figura di Carol, una donna vissuta di estrazione alto-borghese, che entra in sintonia con la ragazza, entrambe vittime di una solitudine devastante. Therese è a disagio con Richard e non prova piacere nel lasciarsi andare con lui, ma ammettere di essere una lesbica non è ovviamente contemplato in una società bigotta, come il contesto sociale americano degli anni 50', tanto che le due donne non usano mai tale parola e Carol addirittura svolge sedute di psicoterapia per cercare di guarire dalla sua "malattia" per potere ottenere l'affido congiunto della figlia, dal momento che si sta separando dal marito. 

Therese innanzi a Richard, risponde piccatamente all'ipotesi di un'infatuazione per una donna, ma intimamente è confusa per delle sensazioni mai provate prima e che sa benissimo essere socialmente riprorevevoli.

 

Rooney Mara

Carol (2015): Rooney Mara

 

La presa di coscienza della ragazza, avviene durante il primo viaggio in macchina con Carol, da New York a casa della donna, dove dei primissimi piani ovattati ed iniettati di colore verde (simbolo della curiosità di Therese) nelle sequenze di interni, s'intravede attraverso i finestrini un'esterno grigio e piatto, fatto di persone che seguono meccanicamente i valori sociali. Imboccando un tunnel sotterraneo che conduce fuori città, Therese fuoriesce dall'altro capo, intravedendo una nuova luce, che troverà pieno sfogo nel successivo viaggio con Carol verso l'ovest (una nuova frontiera sessuale tutta da scoprire).

Carol è una pellicola che gioca sul piccolo dettaglio e particolari; un paio di guanti lasciati per sbaglio in negozio, le unghie saltate, le labbra seducenti del personaggio di Cate Blanchett e così via, che fanno da nutrimento per lo sguardo analitico di Therese, che a poco a poco penetrata l'intimità di Carol.

 

Cate Blanchett, Kyle Chandler

Carol (2015): Cate Blanchett, Kyle Chandler

 

Haynes si avvale di due grandi interpreti, a cominciare da una divina Cate Blanchett, la quale non ha nulla da dimostrare, se non dare l'ennesimo ritratto riuscito di questa donna altolocata sospesa tra vari fronti ed infelicemente sola, seppur porta sul viso i tratti marcati dell'esperienza; siamo innanzi ad una vera e propria diva dagli anni 30', un mix tra Marlene Dietrich e Greta Garbo. La migliore è senz'altro una dolcissima Rooney Mara, che finalmente trova un film degno del suo talento; una donna giovanissima dal fisico esile quanto agile, ma dallo sguardo angelico grazie a quei magnifici occhi incastonati in uno dei volti femminili più interessante degli ultimi anni al cinema, che le consentono di dare molteplici sfumature alle numerose emozioni interne che si trova a provare; Therese è il fantasma vivente di Audrey Hepburn, a cui Rooney Mara somiglia non poco, ma ovviamente aggiorna il modello con una curiosità più smaliziata dati i tempi cambiati, lasciandosi andare in una sequenza di sesso lesbico con Cate Blanchett (di cui purtroppo non vediamo le tette per contratto... uffa, avevo appositamente scelto il televisore a 50' pollici Full HD per gustarmi la scena, non si fanno queste cose u.u).

Haynes quindi prende un certo cinema melodrammatico anni 50', per non spostarsi da lì, se non dare rappresentazione adeguata a ciò che la censura del codice Hayes non permetteva di mostrare. Discreti incassi per il film, una meritata Palma d'oro per Rooney Mara e varie nomination agli Oscar, tra cui miglior attrice protagonista e miglior attrice non protagonista, ma zero statuette.

 

Rooney Mara

Carol (2015): Rooney Mara

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati