Regia di Rob Reiner vedi scheda film
Un regista che spazia dalla pura commedia brillante al racconto di tensione, oppure, come in questo caso, ad una riflessione intensa e complessa sulla prima adolescenza.
Fortunatamente il racconto di King è stato preso con le pinze sfruttando solo l’idea di base, che poi ha portata a esaminare la crescita che avviene, più o meno, traumaticamente in quella fase della vita. Un’analisi bellissima, delicata e complessa, su un gruppo di amici, che poi prenderanno strade diverse, in base alla loro estrazione sociale ed alle loro problematiche familiari, a partire dall’esperienza unica che hanno avuto insieme.
Io non so cosa è rimasto di King, non avendo letto il racconto, ma so che si parte da una sceneggiatura praticamente perfetta, che realizza in pieno le vedute registiche di Reiner, e pensare che i nomi dei due sceneggiatori non sono neanche eccezionali, ma la regia sapeva benissimo dove voleva arrivare ed il film è un puro momento di magia cinematografica, il tutto condita dalla musica, in varie salse, di Stand by Me.
Da rilevare anche il cast molto perfettamente futuribile, con nomi oltre quelli messi da Film Tv di:
John Cusak, nel ruolo del fratello morto
Una storia ben consegnata e corale, sfruttata al meglio e con leggerezza
Colonna Sonoro, godibilissima, siamo nel 1959
Un regista che si incasella male, per il male della critica ufficiale, ma che al cinema spesso ha reso dei bei servigi, come in questo caso
Il ragazzo che rimarrà, non avrà molte chance al cinema se non in Star Treck
Una promessa, che poi non si è potuta, drammaticamente, mantenere, ache se i presupoposti c'erano tutti
Il cattivo più cattivo, attore molto sottovalutato dalla critica, anche ingiustamente, ma che ha fatto e sta facendo la sua strada
Lachanche da grande in un quasi cameo
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