Firenze, 1348. La peste decima gli abitanti della città toscana e un gruppo eterogeneo di tre giovani uomini e sette donne si rifugia in una remota villa sulle colline. Vivendo come una comunità, il gruppo decide di raccontarsi una storia al giorno per distrarre le menti dalla precaria situazione che vivono.
Note
Spazi “metafisici”, ambienti fiabeschi (tra la Toscana e il Lazio), movimenti coreografici dentro il quadro, campi medi e lunghi “affrescati”, una regia che fa del modernismo retrò. Il risultato più che “maraviglioso” è straniante. Lo sarebbe di più - e forse dovrebbe esserlo - se non fosse per la parata di interpreti (troppo) noti, con le loro performance troppo personali e a volte stonate. Oltre al senso di incompiutezza (inevitabile?) dell’operazione.
Film penalizzato dall'interpretazione ingessata e poco espressiva di alcuni attori, che mantiene, tuttavia, una certa dignità cinematografica grazie soprattutto alla regia e al gusto coloristico dei Fratelli Taviani.
Diciamo che dai Taviani ci si sarebbe potuto aspettare di più...
Hanno utilizzato un cast da superfilm, ma non hanno tirato fuori granchè.
L'episodio più riuscito è quello goliardico con la Cortellesi.
Ha ben poco di "maraviglioso", l'ultima fatica dei Taviani. Da meri esecutori/adattatori d'un esangue compitino - "libera" trasposizione dal Decamerone, ma avrebbe potuto esserlo di qualsiasi altra gloriosa opera di lontane ere -, i due fratelli registi/sceneggiatori celebrano il mito boccaccesco in chiave nostalgica. Una lettura, banalmente calligrafica, che si ferma alla/sulla… leggi tutto
Il cinema dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani è cinema impegnato, cinema di autori che ispirandosi sia fonti letterarie (Tolstoj, Pirandello,Ghoete) che a fatti storici e politici, non ha mai trascurato la bellezza della forma, la fotografia, la ricostruzione ambientale e dei costumi dei vari periodi cui si riferivano, tutto con un rigore ideologico e… leggi tutto
Nei luoghi e nelle ore del cinema passato dei Taviani. Si ha questa sensazione nel primo quarto d’ora: scorci storici e paesaggi già visti in SAN MICHELE… o LA NOTTE DI SAN LORENZO, un albero “feticcio” solitario, Giovanni Guidelli in un cameo d’appestato. Già la peste, che nel 1300 falcidiò Firenze. Dieci giovani decidono di lasciare la… leggi tutto
Il Maraviglioso Boccaccio dei fratelli Taviani è un film alquanto spiazzante per chi non ce la fa a dimenticare Pasolini e la lettura personalissima che il nostro grande intellettuale diede del Decameron nel 1971. Quella pellicola* rifletteva sia la weltanschauung pasoliniana, sia il clima degli anni che immediatamente seguivano il ’68, quando nei giovani…
Un film che nulla toglie e nulla aggiunge alle tante versioni del Decamerone di Boccaccio, con un cast che racchiude il meglio dei giovani attori italiani del periodo ma che sembra sospeso tra la voglia di raccontare con zelo alcune delle tante novelle tratte dalla celebre opera ed il tentativo, non del tutto riuscito, di ammantare di un'atmosfera quasi da soap opera l'incontro tra giovani…
My2¢.
Non bastassero i filamenti di RNA dei virioni del betacoronavirus, sp. (2019-nCoV, ora SARS-CoV-2), che ha effettato lo spillover (il salto di specie) da bestia animale a bestia umana...
…
Dopo Che ne sarà di noi (Giovanni Veronesi, 2004), istintivamente e senza prendermi troppo tempo per pensarci, ho subito indicato Elio Germano, classe… segue
Per cosa è famoso il Decameron del Boccaccio: per le novelle o per la cornice? Quando, a inizio anni Settanta, Pasolini portò al cinema il suo Decameron, optò direttamente per le novelle, trascurando completamente la cornice, data da alcuni giovani fiorentini, rifugiatisi in una villa della campagna toscana, per sfuggire alla peste nera che infuriava in città.
I…
Metà del XIV secolo, Firenze è assediata dalla peste. Una decina di ragazzi e ragazze si rinchiude in una villa, attendendo tempi migliori; ognuno, a turno, racconta una storiella arguta e licenziosa.
Questo è senza dubbio Cinema, con la maiuscola d'obbligo più che mai, ma la cosa non sorprende con i fratelli Taviani dietro la macchina da presa; ciò…
Maraviglia. Una parola che, insieme ai suoi derivati, nel Decameron compare oltre duecento volte. Un termine usato per esprimere stupore per una reazione inattesa, per una bellezza che toglie il fiato, per una storia a cui è difficile credere. È l’emozione che accompagna la scoperta, che segna il primo passo verso l’apprendimento del nuovo, Le novelle boccaccesche…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (4) vedi tutti
Film penalizzato dall'interpretazione ingessata e poco espressiva di alcuni attori, che mantiene, tuttavia, una certa dignità cinematografica grazie soprattutto alla regia e al gusto coloristico dei Fratelli Taviani.
leggi la recensione completa di laulillaCast assai variegato ed interessante per una Pellicola lunga e non semplice da seguire ma comunque sufficientemente valida come visione.voto.6.5.
commento di chribio1Diciamo che dai Taviani ci si sarebbe potuto aspettare di più... Hanno utilizzato un cast da superfilm, ma non hanno tirato fuori granchè. L'episodio più riuscito è quello goliardico con la Cortellesi.
commento di slim spaccabeccoOrrendo!!! Recitato da cani!!! Con Pasolini che si rigira nella tomba!!!
commento di vjarkiv