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Ninja: Shadow of a Tear

Regia di Isaac Florentine vedi scheda film

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La recensione su Ninja: Shadow of a Tear

di braddock
10 stelle

Ottimo action movie dell'ormai consolidatissima coppia Isaac Florentine-Scott Adklins (UNDISPUTED 2 e 3, NINJA, UNIVERSAL SOLDIER DAY OF RECKONING e altri) che segue la miglior tradizione del genere con un'esibizione di arti marziali assolutamente superba. Florentine lo considero un regista fantastico: forse l'unico che ripropone in chiave moderna il cinema delle arti marziali dei vari Van Damme, Gary Daniels, Don "the dragon" Wilson, Loren Avedon, Jeff Speakmen, Jeff Wincott, David Bradley... con lo stesso spirito degli anni '90 ma con una cura nelle sequenze d'azione degna delle migliori pellicole di Hong Kong. La storia vede Casey (Scott Adkins) essersi sposato con la Namiko del primo episodio. Tornato a casa da un supermercato, Casey trova Namiko deceduta con delle strane ferite alla gola. Deciso a vendicarsi, il protagonista elimina quelli che ritiene essere i responsabili per poi essere ospitato a Bangkok nel dojo gestito dall'amico di vecchia data Nakatara (Kane Kosugi). Qui viene però ritrovato ucciso uno degli studenti del dojo, con le stesse ferite alla gola rinvenute nel cadavere di Namiko. Casey comincia a indagare e Nakatara gli rivela che il figlio di un rivale di suo padre, ora diventato un potente boss della droga, aveva promesso di vendicare il genitore. Casey si mette così sulle tracce del malvivente, ma i nemici sono più vicini di quello che sembrano... La qualità del film non è eccelsa e la trama sviluppata in maniera piuttosto spiccia, ma le sequenze di combattimento e la massima estetizzazione delle arti marziali mostrata non possono che imporre il voto massimo. Isaac dirige film di questo genere fin dal 1992, e ormai da tempo dimostra di conoscere alla perfezione le caratteristiche per rendere queste pellicole il più efficaci possibile. Ottima inoltre l'idea di affiancare al consolidato Scott Adkins, sempre superbo in acrobazie sovrumane, un altro artista marziale di pari livello come già fatto ad esempio in UNDISPUED 3 con Marko Zaror. In questo caso l'altro nome è Kane Kosugi, figlio d'arte di Sho Kosugi che ottenne un discreto successo qattorno alla seconda metà degli anni '80 con una serie di pellicole sui ninja, di certo troppo poco sfruttato nei film del genere. Lo scontro finale tra i due è infatti da antologia, ma diversi altri momenti memorabili si susseguono nel corso della durata. Un titolo quindi molto ben realizzato e dal ritmo serrato, che quanto a spettacolarità non ha proprio nulla da invidiare ad altri titoli recenti come THE RAID o ONG BAK 3. Per tutti gli appassionati di questo cinema è sicuramente un lavoro da non perdere ancora migliore del primo episodio, attendo con interesse il prossimo CLOSE RANGE che rivedrà ancora una volta insieme Florentine e Adkins.  

Su Scott Adkins

Ottima

Su Kane Kosugi

Ottima

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